Scritta da: Laura Lapietra
La doppia moralità non è del vero uomo, una per sé, una per gli altri, una pubblica, una privata, una gridata, una praticata. È una sempre!
Composta sabato 5 agosto 2017
La doppia moralità non è del vero uomo, una per sé, una per gli altri, una pubblica, una privata, una gridata, una praticata. È una sempre!
Bisogna ammetterlo, anche nell'inferno di una triste malattia che ti precede alla morte, l'amore ha quel magico potere che nessuna medicina potrà darti mai sollievo, se si ha la fortuna di essere tra le braccia del proprio respiro di vita cinto del suo sincero amore, si è già in paradiso!
Quel gesto sottile, chiamato attenzione, che delicatamente porti fra le mani, rendono omaggio al tuo cuore premuroso, che si protende verso gli altri nel sorriso dell'anima.
Anche quando non ci sei, batti forte dentro al petto! E la tua presenza è più vera poiché vive dentro al cuore.
La paura è quel mare morto, nei fondali del cuore, dove l'aria cupa offusca la mente nei grovigli della vita e nel respiro dell'angoscia, quando la speranza ormai salpata su quel veliero senza vele da governare, si resta in balia della disavventura che certezza non lascia.
Le opportunità non sono altro che piacevoli gocce fresche cadute dal cielo della fortuna sul viso stanco, a richiamare l'essere a quelle reazioni positive alla vita, sotto un sole cocente che smonta le volontà di riemergere e di rimettersi in gioco.
La ricchezza di un uomo sono le gemme dei suoi sentimenti che si schiudono al mondo nonostante i suoi conflitti.
Gli opposti si attraggono poiché non vi sono limiti e barriere a sedare quella voglia di viversi e appartenersi incondizionatamente.
Non cercare mai in un altro essere quello che non riesci ad essere tu, potresti non aver identità in eterno.
Le lacrime del cuore non sanno pronunciar parola, ma urlano forte nell'anima dove nessuno potrà mai udire.