Frasi inserite da 0kiika0

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Scritta da: 0kiika0
Tremo sempre per la paura d'incontrare la tua mano, e non so come, capita che la incontro sempre. Appena si posa sulla mia mi prende un sussulto; il gioco mi dà la febbre o piuttosto un delirio: non vedo, non sento più niente; e, in questo momento d'alienazione, che dire, che fare?
Dove nascondermi, come rispondere di me stesso?
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    Scritta da: 0kiika0
    Amo quelli che non sanno vivere che per sparire, poiché son coloro appunto che vanno al di là.
    Io amo i grandi disprezzatori perché sono i grandi veneratori, e frecce del desiderio verso l'opposta riva.
    Amo coloro che non cercano dietro alle stelle una ragione per tramontare ed offrirsi in sacrificio: ma coloro che si sacrificano sulla terra.
    Amo colui che vive per conoscere.
    [...] Amo colui che ama la sua virtù: poiché la virtù è volontà di tramontare e una freccia del desiderio.
    Amo colui che non trattiene per sè una sola goccia del suo spirito, ma che vuol essere unicamente lo spirito della sua virtù: come spirito, varcherà il ponte.
    [...] Amo colui l'anima del quale si prodiga, che non vuole ringraziamento e non restituisce: giacché egli dona sempre e non si vuol conservare.
    [...] Amo colui che è libero spirito e libero cuore: così la sua testa non sarà che un viscere del suo cuore.
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      Scritta da: 0kiika0
      L'uomo è una fune tesa tra il bruto e il superuomo; una fune sopra l'abisso. Un pericoloso andare di là, un pericoloso essere in cammino, un pericoloso guardare indietro, un pericoloso rabbrividire e arrestarsi. Ciò che è grande nell'uomo è d'essere un ponte e non uno scopo: ciò che si può amare nell'uomo è il suo essere un passaggio e un tramonto.
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        Scritta da: 0kiika0
        L'uomo è quello che da sé stesso si è forse precipitato nell'abisso delle miserie ove egli geme. I selvaggi che noi vedemmo non vivono male fra loro, ed i selvaggi che vivono sparsi ad uno ad uno nei boschi, e non campano che di ghiande e d'erbe, son certamente più felici ancora. Dalla società son nati i più gravi delitti. Vi sono uomini nella società che son costretti, per ragion di stato, a desiderare la morte degli uomini. Il naufragio d'un vascello, l'incendio d'una casa, la perdita d'una battaglia, inducono alla mestizia una parte della società, e spargono la gioia in un'altra. Tutto va molto male, mio caro Cacambo, e non v'è per il saggio altro partito da prendere che di tagliarsi la gola più delicatamente che sia possibile...
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          Scritta da: 0kiika0
          Fuggi, mio caro bene; tutto è scoperto. Un'inclinazione innocente che la natura autorizza, e che non ferisce in niente la società, è un delitto agli occhi degli uomini creduli e crudeli. [...] Fuggi, o troppo caro amante! Poni in sicurezza quei giorni che non puoi più passare presso me. Ecco il fine di quei tempi felici, in cui la nostra reciproca tenerezza...
          Ah misera Zenoide, che hai tu fatto al cielo, per meritare un trattamento sì rigoroso? Io mi perdo: ricordati sempre della tua cara Zenoide. Caro bene, tu vivrai eternamente nel mio cuore: no, tu non hai compreso mai quanto io t'amassi... Possa tu ricevere, sulle mie labbra ardenti, il mio ultimo addio, e l'ultimo mio sospiro! Io mi sento vicina a raggiungere il padre infelice: la luce del giorno ora mi è in orrore; essa non illumina che misfatti.
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