Scritta da: Antonietta
Nessuno è nato schiavo, né signore, né per vivere in miseria, ma tutti siamo nati per essere fratelli.
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Nessuno è nato schiavo, né signore, né per vivere in miseria, ma tutti siamo nati per essere fratelli.
La nostra paura più profonda non è di essere inadeguati
la nostra paura più profonda è di essere potenti oltre misura.
È la nostra luce, non il nostro buio che ci fa paura.
Noi ci chiediamo: "Chi sono io per essere così brillante, così grandioso?
Pieno di talenti, favoloso?"
In realtà chi sei tu per non esserlo?
Tu sei un figlio di Dio.
Se tu voli basso, non puoi servire bene il mondo.
Non si illumina nulla in questo mondo se tu ti ritiri, appassisci.
Gli altri intorno a te non si sentiranno sicuri.
Noi siamo nati per testimoniare la gloria di Dio dentro di noi.
Non soltanto in qualcuno, ma in ognuno di noi.
Nel momento in cui noi permettiamo alla nostra luce di splendere.
Noi inconsciamente diamo agli altri il permesso di fare lo stesso.
Nel momento in cui noi siamo liberi dalla nostra paura.
La nostra presenza stessa, automaticamente, libera gli altri.
La camera a gas è l'unico punto di carità nel campo di concentramento.
Non ho paura di cadere. Quello di cui ho paura è il momento in cui smetti di cadere e cominci ad essere morto.
Con una parola puoi fare la pace oppure la guerra, con il silenzio non ne fai nessuna.
Conta con me, come quando giocavamo da piccoli: 1... 2... 3... 4... è morto un bambino per fame... 1... 2... 3... 4... è morto un bambino per sete... 1... 2... 3... 4... è morto un bambino per mancanza di cure... 1... 2... 3... 4... ogni quattro secondi muore un bambino, pensaci quando il tuo paese comprerà il prossimo aereo da guerra.
Oggi tante persone sono infelici... piangono perché non hanno un computer nuovo... un telefonino di ultima generazione... mentre dall'altra parte del modo ci sono persone che piangono per la fame... per la guerra e riescono ad essere felici con piccoli gesti della vita come affetto e amore.
Il futuro del pianeta dipende dalla possibilità di dare a tutte le donne l'accesso all'istruzione e alla leadership. È alle donne, infatti, che spetta il compito più arduo, ma più costruttivo, di inventare e gestire la pace.
Se le voci del sopruso potessero unirsi, chissà quale grido sentiremmo la notte.
Non si discute per aver ragione ma per capire.