Scritta da: Edvania Paes
in Frasi & Aforismi (Stati d'Animo)
Il tiepido sa di dimenticanza. Di fine. Le cose che restano bruciano o gelano ma si sentono per davvero.
Composta mercoledì 6 marzo 2013
Gli stati d'animo si possono decantare nel loro esser generali o entrando nello specifico. Sono il modo per far capire come ci si sente in ogni momento, perché poche parole possono fare la differenza. Attraverso queste pagine puoi leggere le migliori frasi e aforismi sugli stati d'animo. Se cerchi invece uno stato d'animo specifico tra felicità, tristezza, odio, perdono e molti altri, li troverai nella pagina con tutti gli argomenti.
Il tiepido sa di dimenticanza. Di fine. Le cose che restano bruciano o gelano ma si sentono per davvero.
L'ironia mi afferrò la mano destra, la fantasia la mano sinistra. Mi salvarono la vita.
Chi ti vuole bene ti pone davanti al suo tutto!
Devi prendere consapevolezza di non avere bisogno di nessuno per essere realmente e totalmente te stesso, altrimenti non lo sarai mai.
Quando mi sono sentito perso, ho provato ad appoggiarmi a chi diceva di essermi amico, erano molti. Purtroppo quelli che hanno saputo sostenermi e starmi vicino non hanno completato le dita di una mano.
C'è chi è povero nel corpo e chi nell'anima.
La notte è l'alleata più preziosa della fantasia. Quando si vede poco, tutto il resto lo si può immaginare.
Mi pongo una domanda e da quella nascono altre tre domande, da quelle domande arrivano tantissime probabili risposte, da tutte quelle risposte, rinasce un'ulteriore domanda. In conclusione posso calcolare tutte le varianti, i pro e i contro, posso valutare, posso giudicare e posso trarre conclusioni, ma il mio cervello, trova sempre il modo di fottermi. Un ottimo metodo di difesa del subconscio, che prima o poi commetterà un errore, e non mi fotterà la risposta.
Odio le descrizioni. Non potrò mai spiegare in un paio di righe come sono fatta, non potrei farlo nemmeno in un milione di pagine. Le persone vanno conosciute non descritte, ed io ancora non mi conosco abbastanza. Perdo e acquisto ogni giorno qualcosa. Posso dirvi che sono preda di idee ossessionanti, piena di fogli scritti e poi nascosti, di cianfrusaglie che io chiamo ricordi, ho vestiti e libri in cui non mi rivedo più, sono appesantita da responsabilità che non vorrei. Cerco me stessa da qualche parte: nei cassetti, nelle fotografie, nei libri, in qualche corpo, nei sorrisi, sui denti, negli occhi, sulle mani. Da qualche parte si dovrà essere cacciata la mia anima, quella che se ne è andata e che non trovo più.
Cristo, pensò, la gente ha intestini, bocche, polmoni, orecchie, ombelichi, organi sessuali, e capelli, pori, lingue, a volte denti, e tutte le altre parti unghie, ciglia, dita dei piedi, ginocchia, pance. C'era qualcosa di estenuante in tutto questo. Perché nessuno se ne lamentava?