Oggi un seme sei tu figlio mio, che dimori nel ventre di tua madre terra, presto la pioggia bagnerà il tuo io, e crescerai dal sangue di quella guerra.
Fragili i tuoi rami spogli, saliranno verso il cielo e oscillando fra le luci del giorno verrà sera, fino a quando gemme e foglie sul tuo stelo porteranno i segni della primavera.
Verrà l'estate e il suo calor fraterno e poi l'autunno con la sua brezza, cadrà il tuo frutto e poi l'inverno cullerà il seme della tua saggezza.
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