Bisogna capire innanzitutto il contesto di quello che girava intorno alle vicissitudini di quegli anni in cui il Che partecipò attivamente e instancabilmente lasciando alle generazioni post-rivoluzione le sue indelebili impressioni. L'uso metaforico dello schiaffo è da intendersi come il profondo sentimento del mettersi nei pani degli altri, del sensibilizzarsi dell'ingiustizie e delle sofferenze altrui come se stessero "schiafegiando" a noi stessi. Solo così, chissà, il mondo potrebbe essere un pochino diverso...
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