Nei cinque anni di governo del centrodestra, mai una volta Silvio Berlusconi si è fatto vedere in piazza il 25 aprile, mai una parola dedicata agli antifascisti, d'altra parte governare con gli eredi di Mussolini ha un prezzo che si deve pagare. Comunque, il Cavaliere, in piedi a Milano in piazza del Duomo, al fianco di partigiani come Ciampi, Boldrini e poi Tina Anselmi, Oscar Luigi Scalfaro, Massimo Rendina, Checco Berti Arnoaldi, Giovanni Pesce, Bruno Trentin, Giorgio Bocca, Pietro Ingrao, Rossana Rossanda, Giuliano Vassalli, e i compianti Luigi Pintor e Aldo Aniasi, sarebbe stato ridicolo nonostante il ruolo istituzionale.
Gli eredi di Mussolini? Berlusconi? Ma stiamo scherzando?
Sono due cose diverse, Berlusconi e fascismo. Come il comunismo e la sinista. Sono delle cose completamente diverse, mettetevelo bene in testa.
Nel giorno del 63° anniversario della liberazione, ancora una volta Berlusconi offende il ricordo di un giorno che è insieme mito, speranza e memoria dei valori di uguaglianza, pace e libertà, incontrando (proprio il 25 Aprile) un fascista non pentito, per decidere della costituzione del Governo.
E' una vergogna.
Viva il 25 Aprile, Viva la Liberazione, Viva la Libertà.
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