Libri

Qui trovi frasi sui Libri, frasi sulla lettura, piccoli estratti e citazioni utili. Ti ricordiamo poi che il 23 aprile si festeggia la Giornata mondiale del Libro.


Scritta da: Andrea Manfrè
in Frasi & Aforismi (Libri)
Il mondo... questo grosso essere assurdo. Non ci si poteva nemmeno domandare da dove uscisse fuori, tutto questo, né come mai esisteva un mondo invece che niente. Non aveva senso, il mondo era presente dappertutto, davanti, dietro. Non c'era stato niente prima di esso. Niente. Non c'era stato un momento in cui esso avrebbe potuto non esistere. Era appunto questo che m'irritava: senza dubbio non c'era alcuna ragione perché esistesse, questa larva strisciante. Ma non era possibile che non esistesse. Era impensabile: per immaginare il nulla occorreva trovarcisi già, in pieno mondo, da vivo, con gli occhi spalancati, il nulla era solo un'idea nella mia testa, un'idea esistente, fluttuante in quella immensità: quel nulla non era venuto prima dell'esistenza, era un'esistenza come un'altra e apparsa dopo molte altre.
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    Scritta da: Andrea Manfrè
    in Frasi & Aforismi (Libri)
    La presenza a sé sta ad indicare che una impalpabile fessura si è insinuata nell'essere. Se è presente a sé significa che non è più totalmente sé. La presenza è una degradazione immediata della coincidenza, perché suppone la separazione. Ma se chiediamo ora: che cosa separa il soggetto da se stesso? Dobbiamo rispondere: nulla.
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      Scritta da: Andrea Manfrè
      in Frasi & Aforismi (Libri)
      Nell'essere cosi concepito non sussiste la minima dualità, è ciò che esprimiamo dicendo che la densità d'essere dell'in-sé è infinita. Esso è il pieno L'in-sé è pieno di se stesso e non si potrebbe immaginare una pienezza più totale, una adeguazione più perfetta di contenente e contenuto nell'essere non sussiste il minimo vuoto, la minima incrinatura, attraverso cui possa insinuarsi il nulla.
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        Scritta da: Andrea Manfrè
        L'essere è sé. Ciò significa che non è né attività né passività. Non si può tuttavia dirlo "immanente a se stesso", perché l'immanenza è sempre un rapporto a se stesso. Ma l'essere non è rapporto a se stesso, è invece se stesso. Riassumeremo tutto questo dicendo che l'essere è in sé.
        Che l'essere sia in sé significa che esso non rinvia a sé, come fa la coscienza di sé: questo sé esso lo è. In realtà, l'essere è opaco a se stesso e lo è perché è pieno di se stesso. È ciò che diremo meglio affermando che l'essere è ciò che è.
        L'essere è, l'essere è in sé, l'essere è ciò che è. Ecco i tre caratteri che l'esame provvisorio del fenomeno d'essere ci permette di attribuire all'essere del fenomeno.
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          Scritta da: Andrea Manfrè
          in Frasi & Aforismi (Libri)
          Husserl ha posto in chiaro come la coscienza sia sempre coscienza di qualcosa. Ogni coscienza è posizionale in quanto sempre essa si trascende per raggiungere un oggetto, esaurendosi in questa posizione stessa: quanto vi è di intenzionale nella mia coscienza attuale è diretto verso il fuori, verso il tavolo.
          Tuttavia la condizione necessaria e sufficiente perché una coscienza conoscente sia conoscenza del suo oggetto, è che essa sia coscienza di se medesima come conoscente questo oggetto. Si tratta di una condizione necessaria, perché se la mia coscienza non fosse cosciente d'essere coscienza del tavolo, sarebbe coscienza del tavolo senza esser cosciente di esserlo, ossia sarebbe una coscienza ignorante se stessa, una coscienza incosciente: il che è assurdo.
          Che cos'è questa coscienza di coscienza? La coscienza di sé non è sdoppiabile (in coscienza conoscente e coscienza conosciuta); bisogna concepirla come rapporto immediato e non cogitativo di sé a sé... In altre parole ogni coscienza posizionale di un oggetto è nello stesso tempo coscienza non posizionale di se stessa.
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            in Frasi & Aforismi (Libri)
            Aveva una specie di grafomania, anche: scriveva a matita sul legno fibroso del banco dove lo smalto era saltato a penna sui fogli a righe dei quaderni, a pennarello sulla tela militare della sua borsa per i libri. Scriveva rapido con la sua calligrafia inclinata: strofe di canzoni o frasi inventate o lette o sentite citare da qualcuno e sembrava che tutte avessero un riferimento con la nostra situazione.
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              Scritta da: Monica
              in Frasi & Aforismi (Libri)
              Aki, si dicono tante belle cose ma poi, in fondo in fondo, ognuno vive pensando solo al proprio tornaconto. Basta poter mangiare bene, basta poter comprare ciò che ci piace. Ma amare una persona significa pensare che lei viene avanti a tutto. Se non avessimo abbastanza cibo, darei a te la mia parte. Se avessimo pochi soldi, piuttosto che acquistare qualcosa per me, comprerei quello che tu desideri. Se mangi qualcosa di buono tu, è come se avessi la pancia piena anch'io, se sei felice tu, allora lo sono anch'io. Questo significa amare una persona. Credi che esista qualcosa di più importante? A me non viene in mente nulla. Chi scopre dentro di sè la capacità di amare, scopre qualcosa che merita più del premio Nobel. Se lo ignora, se si fa in modo di ignorarlo, allora è meglio che l'umanità scompaia. Che la Terra si scontri con un pianeta qualsiasi e che scompaia al più presto!
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