- Se quello che scrivo è autobiografico o in qualche modo fa riferimento alla mia vita? - Sì, esatto. Quello che scrive ha una qualche attinenza con ciò che è il suo vissuto? - È una domanda piuttosto ridicola. - A me sembra la stia sfuggendo. - A me sembra che non riesca a afferrare che tutto quello che si scrive generalmente ha una certa attinenza con la personale vita di chi scrive. - Allora lo ammette che... - Ma quello che lei vuole sapere è se quel che scrivo, se le mie parole, i miei versi, se tutti quei punti e quelle virgole corrispondano a precisi fatti o persone, così che la sua macabra voglia di curiosità sia appagata e possa credere di sedere di fronte a un peccatore più peccatore di lei. - ... - Sono parole che valgono per lei come per tutti quanti, sono costruzioni di mondi immaginari in cui gioco a fare Dio, e creo e distruggo; sono emozioni che voglio descrivere: a prescindere da chi o cosa le ha scatenate. Sono parole eterne prive di contatto con la realtà. Come lei, d'altronde.
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