Siamo legati con invisibili vincoli ai nostri timori. Siamo il burattino e il burattinaio, vittime delle nostre aspettazioni. Fili serici fan muovere braccia e gambe che ricadono flosce e inerti. Balliamo seguendo la musica delle nostre paure, corpi rattrappiti in se stessi, bambini che si nascondono fingendo di credere che sotto quel masso dietro a quell'albero non importa dove, in ogni luogo qualcosa si sottragga al nostro dominio. Siate padroni di voi, penetrate nel vostro essere per cogliere il battito della vita. Spezzate i vincoli che v'inceppano, allungate la mano per afferrare l'ignoto, avventuratevi nel buio spalancate le braccia all'abbraccio dell'aria, fatene un paio d'ali per librarvi in cielo.
Attraverso l'astrologia e i suoi aspetti possiamo toccare corde molto profonde di un tutto che ci appartiene e che molto spesso ignoriamo essere il nostro principale "programmatore" dell'esistenza. Come diceva Jung, il destino non è altro che le parti di noi che non conosciamo. Perché "nel nostro inconscio non c'è niente da rifiutare, ma semplicemente da risintonizzare e trasmutare.
Dedica:
Citazione tratta da un post dell'Astrologa Naja Campanini.
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