Scritta da: Monia Ghesini
Facce di plastica che si deformano tra una stoltezza e l'altra.
Composta domenica 4 dicembre 2011
Facce di plastica che si deformano tra una stoltezza e l'altra.
Guardati bene dal pronunciare sentenze mentre sei seduto al tavolo degli imputati.
Ci facciamo tante domande alle quali diamo spesso risposte che non sono risposte.
Forse per paura o per debolezza o per ignoranza o semplicemente perché siamo troppo addomesticati da questa vita servo-padrone, per cercare quelle giuste.
Parla con il cuore, le parole non ti serviranno.
È l'emozione, la percezione a rendere bello ciò che la vista non potrebbe mai eguagliare.
Che cosa ti assilla di più?
La tua coscienza o quella che credi di avere?
Non c'è nulla di più assurdo della realtà.
Ci sono persone che cercano la diversità, nello stesso modo in cui la temono.
Quando sento quella parola lì, "stupiscimi", ma cosa devo stupire? Stupisci te stesso, magari in questo modo riuscirai a capire che basta la semplicità nelle persone.
Quella semplicità che le rende assolutamente e meravigliosamente se stesse.