Scritta da: Andrea Calcagnile
Dobbiamo smettere di essere sensibili e intelligenti, altrimenti tutto ciò che ci circonda diventa deprimente.
Composta lunedì 19 dicembre 2016
Dobbiamo smettere di essere sensibili e intelligenti, altrimenti tutto ciò che ci circonda diventa deprimente.
Come il padre e la madre che amano i figli più di se stessi, l'amicizia coltivata da molto tempo, quella che nonostante tutto e tutti c'è sempre, ha lo stesso sapore indistruttibile.
Non c'è bisogno di essere in gamba per sentirsi migliore, pensate a chi nulla riesce a fare e crede di essere in gamba.
I sensibili vengono chiamati incoerenti e pazzi, si dice che ognuno di loro non stia bene con se stesso. Gli insensibili sono fieri di essere cattivi, ma quando vengono chiamati così si arrabbiano, mostrando un fuoco dentro i loro occhi, quindi credo proprio che ognuno di questi insensibili non stia bene con se stesso.
Ci sono grammatici, lessicologi e oratori che non hanno bisogno di dimostrare niente a nessuno, poi ci sono ignoranti e diplomati che credono di saper scrivere e parlare l'italiano meglio di chiunque al mondo.
Prima che l'uomo inventasse la birra era incompleto.
A volte la più bella storia d'amore si trova in casa nostra, è quella tra noi e il nostro animale prediletto.
Mi distruggerò di poesia, almeno mi rovinerò lietamente.
Ho realizzato tutti i miei sogni quand'ero bambino, ma ora mi pento di aver realizzato quello di divenire grande.
Ed io che pensavo che un uomo morto dovesse essere celebrato e pianto davvero, invece c'è chi aspetta la morte di un uomo per trarne interesse, anzi, più di un interesse. Quanta speculazione e quanta propaganda, persino sui manifesti.