The God of the Italians speaks the language of Dante; that of the Americans, that of Uncle Sam; mine is bilingual but speaks also and above all that of the heart.
Il Dio degli italiani parla il lingua di Dante; quello degli americani, quello dello zio Sam; il mio è bilingue ma parla anche e soprattutto quello del cuore.
Jean-Paul Malfatti, Italian American fledgling poet and newborn writer.
Spesso accanto alla fede c’è il dubbio, un dubbio che ci rende inquieti e insoddisfatti, ci rende confusi e indecisi sulla direzione da prendere. Le persone tendono ad inventare, disegnare, colorare e vestire il loro dio (o dei) basate sulla loro razza, colore, ascendenza, origine e soprattutto sulle loro convinzioni religiose, e queste differenze generano tensioni che si tramutano in scontri fino a culminare nell’attacco e persino nell’eliminazione fisica dell’avversario. Secondo la mia logica, nessuna guerra può essere santa; nessuna forma di terrorismo può ottenere benedizione, qualunque sia il fine. Gli uomini continueranno ad uccidersi gli uni gli altri fino al giorno in cui cominceranno a svilupparsi spiritualmente e a svolgere il loro dovere in modo imparziale e ponderato, opponendosi a ogni forma di integralismo e di predominanza di una fede sull’altra.
Tratto da “Credere o non credere, questa è la domanda!”, di Jean-Paul Malfatti. 30 ottobre 2012 | OGGI - Copyright 2016 RCS Mediagroup S.p.A.
ciau birikkinu il tuo kommento nn fa una piega sekondo me..io a dio ci kredo ma nn kredo nei preti koerenza zero almeno x alkuni..sn kattolika ma nn frequento la kiesa penso ke se devo fare una preghiera la posso fare anke a kasa mia..ho un mio pensiero giusto o sbagliato ke sia la penso kosi'..ciauuu e salutami u biondinu inu inu ahah baciu baciu..
Commenti