in Frasi & Aforismi (Amore)
Scuote l'anima mia Eros come vento sul monte che irrompe entro le querce e scioglie le membra e le agita, dolce, amaro, indomabile serpente.
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Scuote l'anima mia Eros come vento sul monte che irrompe entro le querce e scioglie le membra e le agita, dolce, amaro, indomabile serpente.
Io vorrei... Ne prendo un altro. Non vorrei... me lo scolo tutto di un fiato. Ma se vuoi... Un altro bicchiere ancora. Come può uno scoglio arginare il mare? Non ho mai saputo rispondere a quella domanda. Torno da lei, ci sediamo sul divano. E guardandola trovo risposta. È impossibile. Il mare è infinito. Proprio come i suoi occhi. E il mio scoglio... Beh, il mio scoglio è troppo piccolo.
L'amore è una pianta di primavera che profuma ogni cosa con la sua speranza, persino le rovine dove si aggrappa.
Ciò che si fa per amore è sempre al di là del bene e del male.
Il bello è insegnare a volare a un passerotto, perché nella sua libertà è già implicita la tua rinuncia.
L'amore, per essere vero, deve costar fatica, deve far male, deve svuotarci del nostro io.
Tutto quello da cui cercavo di scappare mi si ripresentava continuamente, sembrava la legge del contrappasso. Il mio passato era sempre lì, ero circondato dai miei fantasmi.
È ciò che amiamo, o "come" amiamo che rende vera una storia d'amore?
Noi conosciamo la Verità non soltanto con la ragione, ma anche con il cuore. In quest'ultimo modo conosciamo i princípi primi; e invano il ragionamento, che non vi ha parte, cerca d'impugnare la certezza. I pirroniani, che non mirano ad altro, vi si adoperano inutilmente. Noi, pur essendo incapaci di darne giustificazione razionale, sappiamo di non sognare; e quell'incapacità serve solo a dimostrare la debolezza della nostra ragione, e non come essi pretendono, l'incertezza di tutte le nostre conoscenze. Infatti, la cognizione dei primi princípi - come l'esistenza dello spazio, del tempo, del movimento, dei numeri -, è altrettanto salda di qualsiasi di quelle procurateci dal ragionamento. E su queste conoscenze del cuore e dell'istinto deve appoggiarsi la ragione, e fondarvi tutta la sua attività discorsiva. (Il cuore sente che lo spazio ha tre dimensioni e che i numeri sono infiniti; e la ragione poi dimostra che non ci sono due numeri quadrati l'uno dei quali sia doppio dell'altro. I princípi si sentono, le proposizioni si dimostrano, e il tutto con certezza, sebbene per differenti vie). Ed è altrettanto inutile e ridicolo che la ragione domandi al cuore prove dei suoi primi princípi, per darvi il proprio consenso, quanto sarebbe ridicolo che il cuore chiedesse alla ragione un sentimento di tutte le proposizioni che essa dimostra, per indursi ad accettarle.
Il nostro destino più vero è essere trasformati dall'amore.