Scritto da: Andrea Sargenti

Dialogo tra un uomo che cammina e il mare


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...nel suo destino, accarezzarla come si accarezza un sogno, guardarla come si guarda la bellezza del cielo nell'alba e nel tramonto, baciarla come si bacia l'infinito, darle il calore che solo il sole puo misurare. Vivo di questo. Cosa puoi fare tu o mare in questo mio desiderio? Fai della tua grandezza un unico potere, fai delle tue onde un unica voce, trasforma il cielo in un raggiungibile destino. Parla alla mia stella, dille che l'amo, a te crederà.

Senza parole mi lasci piccolo uomo, perdonami se ho riso, ora capisco. È grande ciò che mi chiedi anche per me che sono il mare. Ci proverò, chiederò al vento di darmi forza, chiederò alla luna di essere gentile, chiederò al sole di illuminare il cielo, griderò alla tua stella ciò che il cuore tuo desidera, farò qualunque cosa, se servirà scolpirò la tua voce nella roccia per far si che nemmeno il tempo possa dimenticare.
Ora vai viaggiatore lontano, non importa in che luogo perché io ricorderò, chiederò di te alla pioggia, parlerò con te attraverso il vento, ti troverò.
Ora siamo amici, ti aiuterò.

Si, ora vado. È stato bello parlare con te, vivere la tua rabbia e il tuo perdono, grazie mare, grazie.
Ciao.

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