Scritto da: Cleonice Parisi

La Maledizione di Re Mida


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...gridò al miracolo, e re Mida capì che in quel dono c'era la sua fine. Nel chiedere il miracolo a Dionisio aveva ascoltato solo la voce della sua cupidigia, senza dar ascolto anche alla sua ragione.

Disperato come non lo era mai stato prese a correre attraverso il mercato, e tutto quello che toccò divenne oro. Il popolo impazzì per la gioia.

Re Mida, Re Mida!

Lo acclamavano tutti felici, mentre il grande re sentiva il fantasma della morte essergli sempre più vicino. E nel divenire triste come non lo era mai stato, ricordò l'uomo seduto sul ciglio di strada, ammalato della sua stessa tristezza, e decise di raggiungerlo.

Ora so quel che provi, ogni cosa toccata perde di valore, io volevo possedere tutto ed ora mi trovo a non possedere più niente. Tutto quello che tocco diviene inutile ed insensato, che me ne faccio di tanto oro, io non mangio oro, non bevo oro, non mi vesto d'oro, non vivo d'oro. Come sono stato sciocco.

Disse pieno di rammarico e disperazione re Mida.

E fu in quell'istante che l'uomo triste si alzò dal masso mutando il suo aspetto. Re Mida era sconvolto per la rivelazione, quell'uomo altro non era che ... [segue »]

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    Scritto da: Cleonice Parisi
    Riferimento:
    La mitologia racconta che Mida ottenne da Dionisio il potere di trasformare in oro tutto ciò che toccava. Il re si accorse presto però che in tal modo non poteva neppure sfamarsi, in quanto tutti i cibi che toccava diventavano istantaneamente d'oro. Resosi conto che la sua cupidigia di denaro lo avrebbe portato alla morte, implorò Dioniso di togliergli tale potere, che impietosito dal pentimento del re, esaudì la richiesta.

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