Scritto da: Cleonice Parisi

La Maledizione di Re Mida


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...è in me una maledizione, la vita è un grande tavola imbandita ed io dei suoi prelibati piatti ho saggiato ogni sapore, ma nessuno di essi mi ha reso sazio. E cosa ancor più grave, il raggiunto ha poi perso di valore ai miei occhi.

Ahahahahahahaha, stupido uomo, come puoi aver perduto il gusto di vivere, osserva e troverai altre mille tavole imbandite a cui sedere, e quando anche del loro sapore sarai stanco, troverai ancora altre tavole.

Ormai i miei occhi sono aperti.

Risposte l'uomo triste.

Conosco l'inutilità di tale azione e pertanto non sento in me il desiderio di compierla. Te l'ho detto io sono maledetto, non ho più motori nel mio vivere, sono rimasto solo, io e la mia forza.

Per Re Mida le parole di quell'uomo erano insensate, lo guardò con pietà mentre riprendeva il suo cammino di gloria. Il popolo tutto lo acclamava e venerava come un Dio e mentre sulle ali della gloria continuava ad alimentare il proprio ego, il re sentì fame e avvicinandosi ad un uomo che vendeva frutta, prese una mela. Non riuscì neppure a darle un morso che la mela divenne d'oro massiccio.

Il popolo tutto nel vedere il prodigio,... [segue »]

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    Scritto da: Cleonice Parisi
    Riferimento:
    La mitologia racconta che Mida ottenne da Dionisio il potere di trasformare in oro tutto ciò che toccava. Il re si accorse presto però che in tal modo non poteva neppure sfamarsi, in quanto tutti i cibi che toccava diventavano istantaneamente d'oro. Resosi conto che la sua cupidigia di denaro lo avrebbe portato alla morte, implorò Dioniso di togliergli tale potere, che impietosito dal pentimento del re, esaudì la richiesta.

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