Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO

Il Bibi di Majawa (un saggio amico anziano di un gruppo etnico di Mozambico)

Era un grido nato nel tempo
un vagito di un giorno nuovo
un velo bianco di luna piena
un rifugio nella tormenta.

Seduto sotto l'albero antico
ascoltava il soffiare del vento
il silenzio maturo della notte
le voci ancestrali della terra.

Era vecchio dai capelli bianchi
una pipa accesa nella bocca
gli occhi aperti al tramonto
con l'orizzonte nell'altra mano.

Le voci venivano dalla caverna
d'una epoca chiusa nelle pietre
il buio era luce nei suoi occhi
quando decifrava il mistero.

Era una voce aperta alla storia
era una favola aperta alla vita
era la coscienza di un popolo
attento a non uccidere la vita.
Composta nel 1978

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