Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
Ci rifugeremo su colline senza tempo
dove il cielo e la terra si baciano
ascoltando il rumore di tuoni e lampi
che giocano a nascondiglio
su questa terra che piange.

Cadono lacrime sulle strade deserte
dove ogni tanto passa qualcuno che pensa.
Uomo e natura si conoscono poco
perché basta un invisibile virus viaggiatore
per coprirsi la faccia abbandonando il lavoro.

Ogni tanto una sferzata del genere
serve all'umanità per sentirsi tutti fratelli.
Apprendiamo a essere custodi del pianeta
che è il nostro giardino, la nostra culla
e tomba dove la vita finisce
aprendoci nuovi orizzonti.

Abbracciamoci come fratelli e sorelle
alziamo gli occhi al cielo con i piedi a terra.
Rispettiamo questo immenso giardino
che ci accoglie, ci nutre e ci prepara
a salire le montagne dell'eterno.
Composta venerdì 31 luglio 2020

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