Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
Il cielo è trafitto da aghi di pini
spazzati dalla bufera notturna
scaraventata fuori da caverne celesti
dove dimorano i demoni della tempesta.

Nessuno direbbe che siamo in primavera
a metà aprile con questo cielo
pieno di acqua e nuvole al vento
fuggendo in un cielo con colori d'inverno.

Gli dèi del cielo e della terra sono in guerra
inverno e primavera hanno occhi bendati
fiori e uccelli né sbocciano né cantano
con questo freddo polare.

Spero respirare sotto un cielo azzurro
con un sole brillante senza ostacoli
per inondarmi in prati di fiori
con papaveri rossi sotto il cielo
profumando il mondo
in cui cantiamo.
Composta venerdì 20 aprile 2018

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