Scritta da: Silvana Stremiz

Una solitudine con le palle...

Non cerco qualcuno che riempia la stanza.
Cerco chi sappia restarci dentro, anche vuota.
Ho visto troppi sorrisi appoggiati come posacenere su tavoli già sporchi.

La mia solitudine, invece, ha odore d'incenso e di vino vecchio.
Mi ci siedo accanto come a una sorella stanca che non parla più,
ma guarda.

Non voglio chi scappa dal silenzio,
voglio chi ci muore dentro,
e poi rinasce senza fare rumore.
Le mezze presenze mi hanno lasciato intere ferite.

Non ho più posto per chi ha paura di guardarmi dove non sorrido.
Ho dismesso i compromessi,
ho buttato le parole corte,
quelle che si dicono solo per non restare soli.
Preferisco la fame.

E se mai qualcuno verrà,
lo capirò dal modo in cui non chiederà niente,
dal modo in cui saprà stare zitto con me,
mentre il mondo là fuori bussa coi pugni.

Allora aprirò.
O forse no.
Forse resterò con la mia solitudine,
che almeno, non mente mai.

Immagini con frasi

    Info

    Scritta da: Silvana Stremiz

    Commenti

    Per poter commentare quest'opera devi essere registrato in PensieriParole.Registrati