Scritta da: Silvana Stremiz
Siete cresciuti...
Senza chiedere permesso.
Avete allungato le gambe,
rotto i giocattoli,
smesso di chiamarmi piano nel cuore della notte.

Un giorno,
senza suono,
è arrivata l'ultima favola.
E io ho continuato a leggerla,
anche se vi eravate già addormentati altrove.

Le vostre mani,
che cercavano la mia come rifugio,
ora stringono il mondo
come se non aveste mai avuto paura.
Ma io me le ricordo tutte le paure.

E le febbri.
E le ginocchia sbucciate.
E quella fame di vita
che si curava solo con un bacio sulla fronte.
Ho conservato i vostri "mamma"
come reliquie dentro al petto,
e anche se ora li dite più di rado,
li sento ancora
nelle stanze che avete lasciato vuote,
piene di memoria.

Mi mancate anche quando ci siete.
Perché siete diventati altro.
Siete diventati ciò che dovevate essere,
ma non più il mio grembo,
non più il mio braccio,
non più le mie ginocchia come trono.
Eppure vi amo come allora.

Con lo stesso tremore,
con la stessa voce che vi sussurrava di dormire
mentre fuori il vento portava via le stagioni.
Siete cresciuti...

E io,
senza che ve ne accorgeste,
sono rimasta lì
a raccogliere le ultime nuvole,
a piegare i vostri anni nei cassetti del cuore,
come si piegano le magliette che non vanno più.

E vi aspetto.
Non per tornare bambini,
ma per tornare a casa.

Immagini con frasi

    Info

    Scritta da: Silvana Stremiz

    Commenti

    Per poter commentare quest'opera devi essere registrato in PensieriParole.Registrati