Le migliori poesie di Silvio Squillante

Studente universitario, nato venerdì 8 giugno 1990 a Nocera Inferiore (Italia)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi, in Umorismo, in Racconti e in Frasi per ogni occasione.

Scritta da: Silvio Squillante

Andando in contro all'alba...

Andando in contro all'alba
una mattina d'inverno
conobbi il martirio dell'anima
e la pace dei sensi,
sensuale il mio spirito lambì
la pioggia che a fiotti sgorgava dal cielo.
Il sole quella mattina scivolò via,
mentre dall'enorme ferita,
sul cuore del mondo,
s'alzava un odor di sangue e di luce.
Silvio Squillante
Composta sabato 14 maggio 2011
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    Scritta da: Silvio Squillante

    Credo...

    Credo che la vita sia
    una condizione transitoria,
    non è fatta di soli pianti,
    non è fatta solo di risa.
    Credo che la vita non vada capita,
    ma vada vissuta.
    Credo nel mio destino,
    un libro già scritto
    dove spesso ho calcato
    una calligrafia non mia.
    Credo ad una nuova anima
    ogni qual volta apro gli occhi sul sole.
    Credo d'aver un taglio profondo,
    qui dentro l'anima,
    che si rimargina solo col sudore,
    con l'amore e con gli errori.
    Credo nelle emozioni,
    quelle che sotto la pioggia
    mi danno riapro.
    Silvio Squillante
    Composta lunedì 30 agosto 2010
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      Scritta da: Silvio Squillante

      Un indifeso ricordo

      Uno stridente tintinnino di lacrime,
      mille cerchi concentrici
      nascono, goccia dopo goccia,
      nell'ormai saturo specchio liquido,
      un indifeso ricordo.
      Lastra fredda e luminescente
      sulle gote del giovinetto
      che schiacciato nel suo viso
      ammira stupefatto
      la magia della neve,
      un indifeso ricordo.
      Osservare in silenzio il corpo tuo
      mentre fai finta di dormire,
      distesa dolcemente sul fianco
      illuminata e cullata dal nostro amore,
      un indifeso ricordo.
      Silvio Squillante
      Composta venerdì 10 dicembre 2010
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        Scritta da: Silvio Squillante

        Dog shit

        Leccandomi le ferite
        aspetto il mio angelo,
        attendo una figura rassicurante
        che delicatamente mi faccia imbarazzare.
        Entri nel mio inferno
        con gli occhi colmi di speranza,
        le urla ti hanno spaventato.

        Il tuo sguardo è verso di me,
        mi guardi, vorrei parlarti, dirti "sceglimi"...
        per te ho smesso i panni di cane
        sono stato confidente e consigliere
        ma ormai non mi baci più,
        nella corsa al tuo cuore
        non bastano quattro zampe,
        oh stupido fedele amore di cane!
        Silvio Squillante
        Composta giovedì 30 dicembre 2010
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          Scritta da: Silvio Squillante

          Lambiva il tuo cuore la ruggine...

          Lambiva il tuo cuore la ruggine,
          crocifisso dal sapore di delusione,
          tutt'altro che uno speranzoso fanciullo
          mi rammentava un fiore vivo ma curvo.

          Gioiva il tuo caldo sguardo
          nel sentire il mio cuore così turbato;
          incontrai le tue labbra in una promessa sincera
          una di quelle che per scrupolo affidi alle stelle.

          Fuori portata per la mia mente, a tastoni
          annaspavo cieco in un terribile incubo,
          mi affidai al cuore
          e sillabai sincero "Ti Amo".
          Silvio Squillante
          Composta giovedì 27 gennaio 2011
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            Scritta da: Silvio Squillante

            Il silenzio del buio inonda la creatura d'asfalto...

            Il silenzio del buio inonda la creatura d'asfalto,
            l'ho vista piangere di piacere
            mentre una mano delicata
            la verniciava di una tenera tinta corvina.
            Egli abilmente cancellò tutto il fango di lei,
            tutte le ombre, le auto e quelle vele mai ammainate.
            Strass al neon la illuminavano,
            così sinceramente sofferente in viso da sembrare falsa,
            lei era una finta bugia adagiata sulla sabbia.
            La notte nera, insonne, incantevole
            passò lasciandomi ruvidi dubbi
            mentre la gabbianella gracchiava felicità
            pulendosi le penne dal catrame.
            Silvio Squillante
            Composta martedì 1 febbraio 2011
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              Scritta da: Silvio Squillante

              Percuotono il mio spirito...

              Percuotono il mio spirito
              scialbi respiri edonistici.
              Si è palesata l'immensa gioia del dolore
              l'ho fermata con macchie nere e vermiglie.
              Due mari tormentano la mia anima,
              è una terra vergine
              divisa tra visioni e realtà.
              Sbatter frenetico di palpebre, sento
              la vita scuotermi, sono ritornato alla realtà.
              Mi libero, volo nel vento come sabbia,
              mi lascio portar dove vuole lei.
              Ti riconosco stupida, stupenda, tremante amica.
              Silvio Squillante
              Composta martedì 8 febbraio 2011
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                Scritta da: Silvio Squillante

                Vestirmi di pensieri ed uscire...

                Vestirmi di pensieri ed uscire,
                prender posto lì, s'un gomito di sabbia
                che s'allunga verso il mare.
                Sporcare con le dita
                la purezza di una pagina bianca
                è ciò che mi diletta,
                vivere nel occhio di quel ciclone
                che chiamano ispirazione
                rivalutare
                la mia innocenza, la mia sensibilità.
                Ho lasciato una bozza di sogno
                sul tavolo della realtà,
                aspetto solo un piccolo segnale
                per rientrare
                e porre il brivido su carta.
                Eccolo.
                Silvio Squillante
                Composta martedì 22 febbraio 2011
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                  Scritta da: Silvio Squillante

                  Il poeta!

                  Il poeta è la voce di tutti,
                  non scrive per se stesso ma per gli altri,
                  dà voce a chi non ha voce,
                  è le mani di chi ha sempre troppo da fare
                  per scrivere della vita.
                  Il poeta è pioggia che scintilla,
                  imperla le foglie del vivere
                  esaltandone sfumature e colori,
                  vive in bilico come la possibilità di riconoscere
                  una lacrima durante un acquazzone.
                  Il poeta è una stella,
                  è luce che si ammassa e cade,
                  puro colar di faville dal cielo notturno
                  è la bocca stupida di una bambino
                  che canta in un coro
                  composto soltanto da lui.
                  Silvio Squillante
                  Composta martedì 5 aprile 2011
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