Le migliori poesie di Silvio Squillante

Studente universitario, nato venerdì 8 giugno 1990 a Nocera Inferiore (Italia)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi, in Umorismo, in Racconti e in Frasi per ogni occasione.

Scritta da: Silvio Squillante

9 marzo

Eravamo io e te,
su quel promontorio,
sembrava quasi aiutarmi il mare,
con il suo lento andare. Dirti, parlarti di me di te,
di quel noi che stava prendendo forma.
Piano il buio che sopraggiungeva,
le stelle giocavano a nascondino con noi,
ma non mi andava di giocare con loro,
tu lo sai perché?
Perché stringerti forte nel treno del ritorno,
era molto meglio che guardare tutte le stelle.
Abbracciarti forte, poi quei baci e le mani che si sfioravano, che si lasciavano.
Dovevi andar via...
quel sapore di amore che si era scolpito gia nel cuore,
quando ti dissi: sì sarà per sempre!
Silvio Squillante
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Silvio Squillante

    C'è un luogo lì nell'anima...

    C'è un luogo lì nell'anima
    dove adagiato, con i piedi penzoloni,
    guardi gl'attimi scorrer veloci
    come asfalto nero di periferia.
    Lì, seduto tra i ricordi
    il dolore si agita a mezz'aria
    sembra una falena ferita,
    non può più volare
    ma questo non la ferma,
    continua a dimenarsi.

    Il re del mondo è cieco
    non dissimile dall'amore,
    vive suonando il violino,
    incompreso come pochi
    e vivo come pochi.
    Indolente la notte s'alza
    nel deserto dei miei dubbi,
    sprofondo nelle illusioni e nelle paure
    di una vita vissuta sempre dimenticando
    quanta gioia c'è
    nel prender per mano un angelo.
    Silvio Squillante
    Composta giovedì 20 gennaio 2011
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Silvio Squillante

      No Title #1

      Brillante pioggia
      illuminò le rughe
      di quel salice dalla pelle spessa.
      Ritto nella sua vetusta anima
      implorava pietà,
      si sporse in un impeto d'amore
      supplicando Dio di non portargli via
      il suo ultimo pezzo di vita,
      di non far piangere
      il suo vecchio cuore.
      Cadde distrutto nel portico
      ma si tirò su in primavera
      in tempo per raccontar la storia
      dell'aquila che maestosa volo via
      aprendo le sue possenti ali.
      Silvio Squillante
      Composta mercoledì 16 marzo 2011
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Silvio Squillante

        Sorpresa e turbamento si radicarono in te...

        Sorpresa e turbamento si radicarono in te
        mentre scioglievo il mio ultimo segreto:
        "un cuore debole ed un fil di fiato
        sono miei compagni fedeli".

        Chiamarla vita non mi fa sentire meglio,
        chiamarla morte sarebbe prematuro,
        spendo giorni interi
        a perder diottrie sopra un libro.

        Sfiorò il tuo orecchio questo battito di vita,
        lambirono in modo sensuale i tuoi occhi
        le mie enormi iridi,
        mentre m'abbandonava il vital respiro.

        Lettura più bella non conobbi
        al di fuori di quegli attimi,
        al di fuori della mia vita
        vissuta tutta d'un fiato.
        Silvio Squillante
        Composta sabato 26 marzo 2011
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Silvio Squillante

          Lei era lì

          Sentii il mio nome risuonare nella strada triste e vuota
          lei apparii con gli occhi pesti di una madre
          sparii come dolce fanciulla fasciata da un ceruleo vestito,
          ho continuato a tirar dritto.
          Lei era lì.
          Si avvicinò lenta a me dicendomi
          di non aver paura,
          mi sfiorò il braccio
          e si incamminò da sola nella stanza buia
          riuscì ad udirla,
          il buio non durò molto.
          Lei era lì.
          Ti faccio sempre spazio
          quando siedo da solo,
          cerco in te
          il mio equilibrio perduto
          come un trapezista
          che freme di vita quando rischia di morire.
          Lei è qui.
          Silvio Squillante
          Composta martedì 24 maggio 2011
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Silvio Squillante

            Spleen

            Sfogliando le giornate
            scandite da questo ritmo lento
            ammazzo la noia
            illuminando il buio con una lampada.
            L'angolo buio trema ed invoca pietà
            mentre tendo verso di lui
            la luce di questa mia stupida gioia.
            Mi gocciola il viso
            e mi sovvien una crudele verità:
            per quanto tu possa illuminare una persona
            con il tuo amore
            il dolore che ne riceverai
            potrà uccidere ogni altra luce.
            Se squilla di nuovo rispondo, lo prometto!
            Ha squillato di nuovo
            ma son rimasto sempre qui.
            Silvio Squillante
            Composta venerdì 27 maggio 2011
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: Silvio Squillante

              Lentamente

              Ogni verbo o sentimento
              aveva trovato la segreta strada
              per giungere fino a me,
              li sentivo conficcarsi nel mio spirito
              come ardenti stelle
              che vengono giù dal cielo.
              In un'eclissi completa dei miei sensi
              il dolore non smise di sgorgare,
              ero al requiem di questo mondo
              e piansi cogliendo il senso del non essere
              che appare da questa esistenza.
              Silvio Squillante
              Composta giovedì 9 giugno 2011
              Vota la poesia: Commenta
                Scritta da: Silvio Squillante

                La biro rotolò dalle mani del poeta...

                La biro rotolò dalle mani del poeta,
                prima d'abbandonarsi al sonno
                disegnava anelli di gioia blu
                che avvolgevano una bugia vestita d'amore.
                Cangiante luce, in una fredda mattina,
                lo rendeva ancor prigioniero
                del suo onirico mondo,
                svegliatosi del tutto
                non poté far altro che guardare
                il suo sogno frantumarsi
                come mille e mille specchi.
                Ma questo non lo scoraggiò
                nel suo incessante desiderare
                un mondo migliore.
                Silvio Squillante
                Composta giovedì 9 giugno 2011
                Vota la poesia: Commenta
                  Scritta da: Silvio Squillante

                  From the Dark Side

                  Nel lato oscuro della mia testa
                  viaggio solo come cane sciolto,
                  vento freddo,
                  non arriverò a domani
                  la distanza resta una concezione astratta,
                  se ho te vicino.
                  Notte ancora,
                  lei bisbiglia "non andare",
                  ma continua a dormire.
                  I gemelli del male mi chiamano
                  "davvero un bel viaggio" urlano,
                  balliamo per ciò che ricordiamo
                  ridiamo per cio che abbiamo catturato.
                  Nel vento di un giorno che ho dimenticato
                  rimaniamo qui ma lontani,
                  la luna nel cielo e tu che all'orecchio
                  mi dici: "vai via, ti prego".
                  Silvio Squillante
                  Composta lunedì 30 giugno 2014
                  Vota la poesia: Commenta
                    Scritta da: Silvio Squillante

                    Il sole è sempre solo

                    Lasciami libero come
                    un cane che corre all'imbrunire,
                    io e te lo sapevamo
                    siamo nati per fallire,
                    tu sei andata via quasi soddisfatta,
                    ma da sola piangerai, lo so come sei fatta.
                    Il tuo sorriso come stelle,
                    dei miei sensi l'unica guida,
                    ho tradito i nostri sogni e adesso mi chiami Giuda,
                    insieme crescevamo, mi chiedevi di trovarti,
                    cio che non sai è che faccio fatica persino ad incontrarmi.
                    Ridevamo insieme,
                    mentre adesso è finita,
                    siamo persi in una pausa che chiameremo vita,
                    ma stasera ti prego,
                    fingiamo che sia amore,
                    lo sai che sulle labbra ancora il tuo sapore?
                    Dalle finestre è grigio piombo, sarà che fuori piove,
                    tu non sei più mia e qui non torna il sole.
                    Silvio Squillante
                    Composta martedì 29 luglio 2014
                    Vota la poesia: Commenta