Scritta da: Rossella Porro
in Poesie (Poesie personali)
Vento...
Mi consola il frusciare
del vento tra le foglie
eco di pensieri
lontani che stringono
braccia attorno al cuore
e di te mi racconta.
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Mi consola il frusciare
del vento tra le foglie
eco di pensieri
lontani che stringono
braccia attorno al cuore
e di te mi racconta.
Alfine giunta è oramai
la sera
il lampione scarno
illumina senza voglia
il bivio dell'incertezza.
Pallida è la luna
e una sola la stella
al di là è solo
buio.
Andare o restare?
Oh capitano
dov'eri
quando infuriava la tempesta
quando l'onde portarono via
il nocchiero
quando il dubbio e la paura
di aver smarrito
la rotta rendevano
buio e infinito
il mare
dov'eri mio capitano
dov'eri?
Null'altro che sabbia
sono io
E mi perdo
all'orizzonte
come luce che torna
al mare.
Com'è faticoso
trovarti nelle parole
di cui ti ammanti.
Se non conoscessi
il sapore amaro
dei tuoi sospiri
se non conoscessi
il caparbio piede
teso al dirupo
se non conoscessi
il ballo atroce
che fai ogni
notte con la morte
se non conoscessi
lo sguardo perso
ai giorni passati
e chiuso ai giorni a venire
se non conoscessi
la rabbia che ti fa
scappare da chi t'apre
le porte
forse riuscirei a trovarti.
Sconosciuti sembriamo alle volte.
Quasi non ci guardiamo,
i tuoi occhi distanti
come se non potessero guardare nient'altro
che ciò che io non vedo,
che all'improvviso abbassi,
posandoli su me
come se non potessero guardare nient'altro
che me
facendomi sentire nient'altro che il tuo mondo.
Non darmi
il tempo
di pensare
che alla fine
anche il sole
scompare nel mare,
mostrami
la bellezza dell'istante
che indelebile
s'appunta all'anima
perché vivere
non sia eterna
attesa
di giorni a venire.
Il suono silenzioso
dell'assenza
costruisce
muri senza
spiragli
irrompe improvviso
nello scandire
monotono del tempo
e rammenta che
ciò che era
ora
non lo è più.
Ho una foresta
nel mio cuore
e frusciare di foglie
ai forti venti
e scorrere di ruscelli
su irti pendii
e intricati roveti
nascondigli di fragili bulbi
e torrenti in piena
e rovinose cascate
e sentieri scoscesi
e brillare di rugiada
sugli spinosi roseti.
Ed io non sono
nessuno
senza ieri
né domani,
dipingo l'ombra
di carta dei miei
pensieri,
un giorno
avranno ali
per poter volare.