Le migliori poesie di Francesca Genna

Impiegata, nato venerdì 26 maggio 1967 a Trapani (Italia)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi, in Umorismo, in Racconti, in Frasi per ogni occasione e in Diario.

Scritta da: Fragolosa67

Speranza

Pulsa la carne addosso e sembra strapparsi.
Lacero è il cuore colmo di vivo dolore.
Pace è morire ma amare è lottare
per prendere anche stasera tra le mie, le sue mani.

Esserci come eroi di una battaglia cruenta.
Lentamente mi consumo in pantaloni troppo larghi.
Piedi gonfi e cammino pesante anche stamane.
Privo di capelli è il mio male.

Sorrido colmo di speranza senza sapere se ci sarò domani.
Francesca Genna
Composta domenica 27 aprile 2014
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    Scritta da: Fragolosa67

    Guerra

    Destino. Cos'è un destino?
    È forse un rincorrere il desio?
    Ignara sorte fu cagion del mio male che altri vollero per poterci guadagnare.
    Domani è di nuovo giorno fino al calar del tramonto.
    Io attendo.
    Passi lenti giungono da oriente e portano tragedia.
    Neanche Dio ferma i colpi che echeggiano nell'aere grigia e fredda.
    Non un lamento.
    Solo un grande tormento.
    Sangue scorre questa notte fra pallide pelli e gote gelate.
    Le ho amate.
    Non sento le urla ma boati.
    Pregate.
    Francesca Genna
    Composta mercoledì 18 febbraio 2015
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      Scritta da: Fragolosa67

      Amerò le stelle se luminar sapranno la via

      Amerò le stelle se luminar sapranno la via.
      Non tradir posso il core puro e lo passo mio fiero.
      Potrò soltanto proferir parola quando dal seno mio dove giaccio, tornerà l'aurora.

      È pace che spero risplenda il mio sguardo.
      Sorriderti posso se speme e desio son volontà e fierezza di popolo unito.

      Il core mio si posa fra i piani e i colli e nuota nel mare più a sud dell'Italia.
      Come un raggio di sole l'abbraccia e lo stringe piangendo nel silenzio che prega un miracolo novo.

      Libertà si eleva come un eco fra gli anfratti e dove il mondo spiana e trova posto l'aere e l'azzurro cielo.
      Terra italica, su te veglio e canto questi miei versi soavi.

      Acqua, aere, mare, foco sieno forza che vinca il male in ogni loco.
      Nessuno tema il fronteggiar l'allocco.
      Uniti vinceremo la guerra d'ogni tempo.

      Tuoneranno i cieli e si smuoverà la terra in nome di codesta nazione piegata dall'ipocrisia e dalla malvagità dell'umane genti.
      Nessuno osteggi l'italico suolo e risparmi il suo popolo dall'avverso destino.

      Fermo è l'omo dal dolore vinto!
      getta la sciabola e si inginocchia convinto.
      Un Dio di gloria gli ferma la mano
      riposa e indietreggia poi a casa ritorna

      È sconfitta che brucia la pelle
      È dolore che arma il ribelle
      È consolante carezza che Dio gli concede.
      Francesca Genna
      Composta venerdì 6 febbraio 2015
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        Scritta da: Fragolosa67

        Amor profano

        Sicuramente evincere puoi donzella dolce e cupa
        che gli occhi tuoi implorano letizia.
        Leggiadra e dolce, piacer tu ricercando ottieni.
        Seducente ed esuberante al domani languidamente guardi.
        Odo per te profumo di gioventù.
        Odore di pesca soda e vellutata
        in bianco latte di cuore acceso.
        Il fuoco è il mio dolce inganno.
        Perso nei meandri del piacere
        ti strappo una promessa:
        amami anche domani e dopo il dì seguente
        perché voglio vivere di slanci alti e fuggenti.
        Non voglio che un altro uomo osi vegliare il sonno che ti placa.
        Sorridi al nuovo e godi del presente.
        Oh! Quanto è bello amarti cara amata.
        Desiderarti e mai saziarmi delle tue labbra.
        Di carne piena son tornite
        rosse di passione e attrattive.
        Il riso tuo risveglia il tempo ormai sopito
        quando di gioventù anche io ero vestito.
        Mancavi tu in quei giorni lieti.
        Felicità come un raggio appari.
        Sole acceso non conosce inganni!
        Sapienza ti porto in cambio di un dono.
        Sicuro amor ci avvince quando accarezzo i tuoi capelli
        ma timore mi assale ed è tempesta emozionale.
        Stringo la ciocca nera mentre una lacrima mi scende.
        Non è uomo che ti prende.
        Solo un destino ingrato ci dividerà per sempre.
        Francesca Genna
        Composta martedì 17 febbraio 2015
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