Le migliori poesie di Anna De Santis

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Scritta da: Anna De Santis

Quando grande sarai.

Vorrei ti ricordassi di me,
quando grande sarai,
tutti quei baci
e tante ninne nanne,
giochi sul prato,
i fiori le farfalle
e le mie favole.
Stavi a sentire ingenuo,
e quegli occhi sgranavi
per avere maggiori spiegazioni.
Sei sempre stato
il mio dolce bambino
ma aimè la vita
ti ha reso più maturo
e più crescevi
più ti rendevi conto,
che la vita e le favole
non son la stessa cosa.
Sereno devi crescere amor mio,
discernere dove arriva
bugia e verità,
fantasia e realtà.
Puoi farlo quando grande sarai.
Anna De Santis
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    Scritta da: Anna De Santis

    Troppa fretta

    La mia vita ad un certo punto
    mi ha presentato il conto,
    dovevo scegliere,
    i figli, la casa, la famiglia,
    una giornata tranquilla
    o seguire, contro ogni ragione
    la mia passione,
    di scrivere e cantare.
    Purtroppo non ho avuto tempo per pensare,
    il tempo incalzava ed io dovevo andare.
    Troppo in fretta,
    e da un fiume in piena mi son fatta trascinare.
    Ho bruciato tutti i tempi,
    ed a 20 anni ho voluto sposare,
    forse era quello, o forse no,
    ma in quel momento lo dovevo fare,
    contro ogni consiglio,
    e cerca di aspettare...
    Volevo fare tutto in fretta
    e senza esser costretta
    mi son ritrovata ad affrontare
    da sola situazioni incresciose,
    ma non potevo parlare,
    dovevo crescere con loro e ragionare,
    non dare dispiaceri,
    ed ero io a soffrire.
    Avanti, nonostante tutto dovevo andare,
    quel che avevo promesso dovevo mantenere,
    ma a quale prezzo!
    Non era tutto perduto,
    ed ho ritagliato degli spazi,
    e pian piano, ho avuto
    quello che mancava alla mia vita,
    quello che avevo perduto.
    Tardi mi son trovata a seguire la mia passione,
    ma se non lo facevo
    andavo certamente in depressione.
    Anna De Santis
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      Scritta da: Anna De Santis

      Preghiera

      Aiutami signore ad aver cuore,
      seppur nella tempesta, a tener duro,
      sono una tua creatura,
      il mio animo è puro
      ma la rabbia è forte,
      saprò sfidar la morte?
      Combatterò, non avrò paura,
      ma tu accompagnami in questa avventura,
      non andar lontano, stringi la mia mano.
      Mi affiderò a te, sentirò il tuo calore,
      nelle tue parole, la tranquillità per quest'anima in pena,
      mi addormenterò confidando nel tuo amore.
      Questa mia preghiera, signore
      sovente la sentirai quando avrò bisogno,
      son certa, avrai posto anche per me, nel tuo immenso cuore.
      Anna De Santis
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        Scritta da: Anna De Santis

        Splendida rosa (a Laura)

        Era un giorno d'aprile,
        Laura aprì la finestra al sole,
        con la grande voglia di sposare,
        quel bianco vestito, poggiato sul letto,
        la faceva sognare.
        Uno sguardo dolce, un sorriso e l'amore,
        ma tutto in una sera, perse il suo coraggio,
        il mondo crollò... si avvicinava maggio.
        Come fiamma che arde e che sparge la cera,
        quella notizia, non gli parve vera,
        con grande coraggio, cercò di reagire,
        ma come si fà se ti han detto: morire...
        eppure in quel letto volevi guarire.
        Quella bestia immonda che le carni divora,
        perché proprio ora?
        E Laura pregava, contando quei giorni,
        pensava al vestito che avrebbe indossato,
        forte era forte, mai come la morte
        che quella bianca rosa, decise di fare sua sposa.
        E giunse quel giorno, con grande dolore,
        perché sul suo viso c'era un bianco pallore,
        accennava un sorriso, in quel letto,
        tutt'intorno squallore, era già in Paradiso.
        Da una parte l'amore ti stringeva le mani,
        dall'altra, la morte che ti aveva rapito,
        tu per fortuna, splendida rosa, vestita da sposa,
        nel tuo bianco vestito, non avevi capito.
        Anna De Santis
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          Scritta da: Anna De Santis

          Vorrei averti qui

          Qui vorrei averti ora, senza parlare
          davanti a questo fuoco
          per lasciarmi andare
          alle tue carezze.
          Vorrei gustare piano
          il gusto saporito delle tue labbra
          e vorrei poterti amare
          come tu sai fare
          darti quella pace
          che non abbiamo invece
          perché ci siamo persi.
          Non è mai tardi
          e ci siamo amati
          la voglia di assaggiare
          quel frutto mai colto
          e la passione che ha travolto
          e per sempre sconvolto
          le nostre vite e le certezze.
          Il tempo ci ha ridato
          la gioia di un momento perso e ritrovato
          di un amore folle, mai dimenticato.
          Anna De Santis
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            Scritta da: Anna De Santis

            Se non avessi

            Vent'anni, e non cammino,
            non ricordo nemmeno se sono stato un bambino,
            tra le braccia di mia madre sono nato
            che fino a che ha potuto
            mi ha cresciuto e sostenuto.
            Sempre ringrazio Dio per averla avuta.
            Quando ero piccolo, non mi sentivo diverso,
            adesso vivo ancorato ad una gelida sedia,
            senza questa sicurezza mi sentirei perso.
            La solitudine, è dentro al mio cuore,
            fuori intorno a me un immenso amore,
            qualche amico fa finta, il sorriso non nega,
            ma ho imparato a leggere negli occhi.
            La mia casa mi lega, è il mio porto sicuro,
            il computer, il mio cane, mio padre e mia madre,
            qualche volta ridiamo, qualche passeggiata,
            ma una lacrima scende e presto va asciugata,
            guardando un fiore che non posso cogliere,
            un viso che non posso accarezzare,
            quella bicicletta... non so pedalare,
            il mare, il sole mi fa male
            i miei occhi, senza futuro,
            sono abituati al chiuso della mia stanza,
            ho vent'anni, ma mi manca la speranza.
            Anna De Santis
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              Scritta da: Anna De Santis

              Sicuramente

              Decisione mai presa
              avevo tempo mi dicevo
              ed i giorni passavano, senza la mia resa
              e questo tormento che non mi dà pace.
              Il mio peccato ormai
              senza forze, qui giace
              ha preso forza da una giustificazione
              che quello che si fa con amore
              avrà il perdono a qualunque condizione.
              Sicuramente avrò sbagliato
              ma se riesco ancora a pensarti e tremare
              a distanza di anni
              vuol dire che è così che doveva andare
              non ci sarà futuro per noi
              ma se ti voglio devo pazientare
              non ci sarà mai un figlio
              che potrai chiamare
              che possa avere i tuoi occhi, da cullare.
              Ogni speranza per noi sicuramente
              si perde nell'aspettare il momento
              che deve sempre arrivare.
              Mi basti tu, mi basta il tuo amore
              e quel momento alla finestra
              col fiato in gola prima di arrivare.
              Forse mi perderò tra il bianco dei tuoi capelli
              per ora non posso dirti basta
              e questo sentimento più forte del tormento
              sicuramente alla fine resta.
              Appassirò come un fiore reciso
              che piano piano muore
              ad uno ad uno perderò i mie petali
              felice
              perché avrò goduto tutto il giorno del tuo caldo sole.
              Anna De Santis
              Composta nel 2010
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                Scritta da: Anna De Santis

                L'ultima rosa

                Nel giardino,
                ormai inverno alle porte,
                è tornata a fiorire un'ultima rosa,
                il bocciolo l'aveva riposto
                per mia meraviglia.
                Com'è triste ormai l'albero spoglio
                e senza colori
                ed il verde del prato,
                già spento da un rigido cielo,
                che plumbeo, ormai pioggia minaccia.
                Il mio sguardo si posa di nuovo
                sul fiore vermiglio,
                che timido aprirsi vorrebbe,
                ma il gelo pungente lo fa poi piegare,
                e muore ancor pria di sbocciare.
                Anna De Santis
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                  Scritta da: Anna De Santis

                  L'apina ed il papavero

                  Svolazzando un ape appena nata,
                  il primo giorno, già si era allontanata,
                  voleva in fretta conoscere la vita,
                  fuori dell'arnia da dove era partita.
                  E volò con un ardimentoso volo,
                  su un prato tutto verde con un fiore solo,
                  delusa si riposò e continuò a volare,
                  sperando cibo da succhiare.
                  Un prato di papaveri, meraviglioso!
                  Non conosceva quanto potesse essere pericoloso,
                  si avvicinò alla prima corolla,
                  succhiò il nettare e un po' brilla si riposò.
                  Sognò fiori strani, inverosimili, poi si risvegliò.
                  Riprese il volo su corolle vermiglie,
                  ce ne erano mille e mille...
                  s'inebriò di tutta quella droga e poi morì.
                  La trovarono felice nel suo sogno,
                  aveva messo fine a quel suo volo,
                  vissuto solo un giorno,
                  non ritornò più lì da dove era partita,
                  ma meglio che una vita scolorita.
                  Anna De Santis
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