Le migliori frasi di Joanne Kathleen Rowling

Scrittrice, nato sabato 31 luglio 1965 a Yate, Gloucestershire (Regno Unito)
Questo autore lo trovi anche in Racconti e in Frasi per ogni occasione.

Scritta da: Percival
"Io non hai mai davvero rinunciato a te" disse. "Mai. Ho sempre sperato... Hermione mi ha detto di vivere la mia vita, magari di stare con altri, di lasciarti perdere per un po', perché non riuscivo a spiccicare parola se c'eri tu nella stessa stanza, ti ricordi? E lei pensava che forse mi avresti notato di più se io fossi stata un po' più... me stessa."
Joanne Kathleen Rowling
Composta venerdì 29 aprile 2016
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    Scritta da: Silvana Stremiz
    Mio fratello Aberforth è stato processato per aver praticato incantesimi inopportuni su una capra. Era su tutti i giornali, ma Aberforth si è nascosto? Certo che no! Hatenuto la testa altaed è andato avanti a fare le sue cose come al solito! Certo, non sono proprio sicuro che sappia leggere, quindi potrebbe non essere stato coraggio, il suo...
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      Scritta da: Sarah Tarricone
      "Albus Severus. Tu porti il nome di due Presidi di Hogwarts. Uno di loro era un Serpeverde e probabilmente l'uomo più coraggioso che io abbia mai conosciuto".
      "Ma se..."
      "... vorrà dire che la Casa di Serpeverde avrà gadagnato un ottimo studente, no? A noi non importa, Al. Ma se per te è importante, potrai scegliere Grifondoro invece di Serpeverde. Il cappello parlante tiene conto della tua scelta".
      "Davvero?"
      "Con me l'ha fatto".
      Joanne Kathleen Rowling
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        Scritta da: Sarah Tarricone
        "Avada Kedavra!"
        "Expelliarmus!"
        Lo scoppio fu come un colpo di cannone e le fiamme dorate che eruppero tra loro, al centro esatto del cerchio che avevano disegnato, segnarono il punto in cui gli incantesimi si scontrarono. Harry vide il lampo verde di Voldemort urtare il proprio incantesimo, vide la Bacchetta di Sambuco volare in alto, scura contro l'alba, roteare come la testa di Nagini contro il soffitto incantato, verso il padrone che non avrebbe ucciso, che finalmente ne entrava in pieno possesso. E Harry, con l'infallibile abilità del Cercatore, la prese al volo con la mano libera mentre Voldemor cadeva all'indietro, le braccia spalancate, le pupille a fessura degli occhi scarlatti che si giravano verso l'alto. Tom Riddle crollò sul pavimento con banale solennità, il corpo fiacco e rattrappito, le mani bianche e vuote, il volto da serpente inespressivo e ignaro. Voldemort era morto, ucciso dal rimbalzo della sua stessa maledizione, e Harry fissava, con due bacchette in mano, il guscio vuoto del suo nemico.
        Joanne Kathleen Rowling
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