Luana D'Onghia

Nella frase "La frase è stata rimossa per volere dell'autore."
Aristotele scriveva: "La filosofia non serve a nulla, dirai; ma sappi che proprio perchè priva del legame di servitù é il sapere più nobile". Molti come la sua persona sono inclini a dubitare che la filosofia sia qualcosa di meglio che un discorrere, innocuo ma inutile, di cose insignificanti e sia fatta di distinzioni sottili per spaccare un capello in due e di controversie su argomenti riguardo ai quali nessuna conoscenza é possibile.  Nei miei lunghi anni ne ho viste e sentite di peggiori e, ormai, non mi stupisco (negativamente) più.  Mi permetta. Questa opinione sulla filosofia sembra derivare in parte da un'errata concezione degli scopi della vita, in parte da un'errata concezione dei beni a cui tende la filosofia.  Come tutti gli altri studi, la filosofia mira in primo luogo alla conoscenza. E la conoscenza a cui essa mira é il genere di conoscenza che dà unità e ordine all'insieme delle scienze.  E' vero, non si può sostenere che la filosofia abbia avuto un grande successo ne suoi tentativi di dare risposte definite alle domande che essa ha posto, ma é anche vero che non appena diventi possibile una conoscenza definita di qualche materia, questa materia cessa di andare sotto il nome di filosofia per diventare una scienza a sé. Dunque, la filosofia va studiata non per amore delle precise risposte alle domande che essa pone, poiché nessuna risposta precisa si può, di regola, conoscere per vera, ma piuttosto per amore delle domande stesse; perché queste domande, carissimo yeratel, allargano la nostra concezione di ciò che é possibile, arricchiscono la nostra immaginazione e intaccano l'arroganza dogmatica che preclude la mente alla speculazione; ma soprattutto perché, grazie alla grandezza dell'universo che la filosofia contemla, anche la mente diviene grande, ed é resa capace di quella unione con l'universo che costituisce il suo massimo bene.  Cordiali saluti
12 anni e 3 mesi fa
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Nella frase "Non ha senso un soggetto conoscente senza..." di Luana D'Onghia
La facoltà di conoscere cose che sono altro da essa é la caratteristica principale della mente. La conoscenza consiste essenzialmente in una relazione fra la mente e qualcosa che é altro da essa; in questo consiste il potere della mente di conoscere le cose. Se diciamo che le cose conosciute debbano essere nella mente (ciò che lei chiama conoscenza a priori), limitiamo indebitamente il suo potere di conoscenza, o pronunciamo una pura tautologia. Se diciamo "nella mente" intendiamo "innanzi alla mente", cioé intendiamo soltanto l'essere appreso dalla mente. Sicché questi contenuti mentali possono essere riferiti a un'esperienza diretta e da una conoscenza per descrizione, per poi esaminare quale conoscenza di principi generali, se esiste, rivesta lo stesso genere di certezza con cui sappiamo che esistono le nostre esperienze.
12 anni e 2 mesi fa
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Nella frase "L'unica illusione che la storia non sarà mai..." di Luana D'Onghia
Se la storia avesse spento ogni ideale, essa stessa non esisterebbe. L'uomo vive di ideali, senza di questi morirebbe.
12 anni e 2 mesi fa
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Nella frase "Anche il più convinto degli idealisti dovrà..." di Francesco Iannì
L'uomo, anche notando "l'arido vero", non può che vivere di speranza, di ideali, perché, in fondo, é ciò che lo fa andare avanti. Il perpetuarsi dell'esistenza dell'uomo non è che una prova della sua lussuria, della sua vanità, del suo coraggio, della sua superbia e, qualora dovesse mancare questo (ossia l'ideale), quasi tutti vivremmo soltanto perché non avremmo il coraggio di suicidarci, giacché l'ideale è                           l'atteggiamento che non considera il negativo come un negativo assoluto, ma come un momento necessario per l' affermazione del positivo. Cordiali saluti
12 anni e 3 mesi fa
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Nella frase "Il diritto alla esistenza è il primo..." di Giuseppe Mazzini
Se lei ha scelto di esistere, non posso che rimanervi indifferente. Ma si ricordi che quella verità che lei pensa di possedere (se pur in minima parte), é come la verità di quei due prigionieri che Platone ci racconta nel mito della caverna. La vita e, quindi, la Verità é il coraggio di slegarsi da quelle catene, oltrepassare il muro delle apparenze e di vivere alla luce del sole. Esistere é stare legati a quelle catene e credere a qualunque cosa, ma vivere é il coraggio umile di cambiare, di superarsi, di essere se stessi, dunque, libero.
12 anni e 3 mesi fa
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Nella frase "La frase è stata rimossa per volere dell'autore."
In quanto alla poesia, non ho nulla di positivo né di negativo da evidenziare. La reputo mediocre, perché non emoziona, mi ha lasciata indifferente. L'errore é evidente, ma la bellezza risiede anche in questo. Signorina Anna Rita, la strada che ha intrapreso é ancora lunga e piena di insidie, ma mi auguro che la sua volontà e il fuoco che le arde in petto possano non spegnersi mai. E non tema i falsi profeti, perché bruceranno nel loro trionfo.
12 anni e 3 mesi fa
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