Fiorella Cappelli

Alcuni credono che il genio sia ereditario. Gli altri non hanno bambini. (Marcel-Augustin Ferréol, Commediografo Francese)

LA STRADA MIA (TRILUSSA)
La strada è lunga, ma er deppiù l'ho fatto:
so dov'arrivo e nun me pijo pena.
Ciò er core in pace e l'anima serena
der savio che s'ammaschera da matto.
(Inizia così...)

Allora l'uomo ideale...è Babbo Natale?
Eh eh eh, scherzo...comunque credo che la tua descrizione di uomo ideale, per tanti maschietti calzi a pennello per "la donna ideale"
Ti abbraccio, Anna.

Quando nella giovinezza appaiono albori di inquietudini e paure si sta aprendo la mente alla consapevolezza: si cresce...si cresce magicamente e sempre, in una nuova alba che si porta dietro il bambino...e l'uomo.
Molto profonda la tua poesia.
Meritevole di lode, ha ragione Sarah

Mi dispiace, Barbara, la mia poesia,ispirata da quella scritta, è dedicata a tutti i "massimo" che hanno attraversato in moto il vento e lasciato un'impronta indelebile di dolore, nel cuore di chi ora vive nel loro ricordo. Grazie per il tuo commento

Non basta desiderare...è nell'azione l'abbattimento della noia.

Spiegazione ragionevole, ragionata:Non poterono. Ma all'"epoca" non esisteva malizia.E tutto fu: "Profumo d'intesa".

Se esistono le illusioni, è perchè esistono "gli illusi" e chi può dire che non arrivino per primi...al magico orizzonte?

Quanta vita, nella vita! 22 anni! Affacciati...non sporgerti, respira...il cuore che si espone, sa di essere grande...perchè grande è il suo donarsi...e nel vivere la vita il rischio di farsi male...è incluso, ma è vita!

I sogni...dipinti su carta, stracciati  e regalati al vento diventano farfalle colorate che si posano sui perchè della vita.
Grazie, Juan