Certo, hai ragione!...
Questa frase l'ho copiata da una lettura, ma in verità ,io l'ho interpretata dal lato pratico di chi lavora in maniera disumana perché vittima di sfruttamento.
Ognuno conosce il proprio vissuto, e nessuno ha il diritto di intromettersi. Io mi permetto solo una mia riflessione:" Non occorre dimenticare una parte di se, ma solo crearne una nuova, magari migliore, anzi, sicuramente migliore..."
Io credo fermamente che non si debba dimenticare nulla di se stessi, ma solo averne cura, anche se è un passato doloroso, ci insegnerà a non commettere gli stessi errori. Gli errori che commettiamo rafforzano! Non soffrire più cara amica!
Salvatore Grieco, la mia è una scrittura d'impeto, c'è a chi piace e a chi no! Certo, bisogna capirla, e tra le righe, eventualmente apprezzarla.
Ho capito che il mio modo di scrivere non è di tuo gradimento. Non mi offendo per questo, anzi rispetto e gradisco ugualmente i tuoi commenti.
Per quanto riguarda l'umiltà, non mi pronuncio, perché chi la ostenta non è sicuramente umile.
Ciao.
Cara Rita Marianna, mi riconosco in questa tua frase e quasi mi commuovo pensando al mio cammino ed al labirinto senza via d'uscita a cui con tanta fatica sono riuscita a trovarne la chiave per aprire la porta che credevo, ormai per sempre, chiusa. Ciononostante mi ritrovo spesso barcollante e persa. Ma, ho imparato che le porte chiuse ed i labirinti si possono oltrepassare grazie all'acquisizione della stima di se stessi.
Concordo nel dirti che è bellissima, e naturalmente che sei molto brava.
Questa poesia, secondo me, ne è la prova. La trovo più penetrante e articolata.
Un abbraccio.
Questa frase l'ho copiata da una lettura, ma in verità ,io l'ho interpretata dal lato pratico di chi lavora in maniera disumana perché vittima di sfruttamento.
Ciao.
Io credo fermamente che non si debba dimenticare nulla di se stessi, ma solo averne cura, anche se è un passato doloroso, ci insegnerà a non commettere gli stessi errori. Gli errori che commettiamo rafforzano! Non soffrire più cara amica!
Ciao, Chiara.
Ciao.
Ho capito che il mio modo di scrivere non è di tuo gradimento. Non mi offendo per questo, anzi rispetto e gradisco ugualmente i tuoi commenti.
Per quanto riguarda l'umiltà, non mi pronuncio, perché chi la ostenta non è sicuramente umile.
Ciao.
Un caro saluto :)
Questa poesia, secondo me, ne è la prova. La trovo più penetrante e articolata.
Un abbraccio.
Grazie Vincenzo, ciao.