Tra 4 giorni sarò a Mosca. Questa separazione non è che una strada sotto la pioggia. Arriveranno notizie, mi tufferò, correndo, verso nuove scelte. Tra 4 giorni sarò a Mosca. A Mosca è primavera, me l'hai detto al telefono. Anche questa separazione finisce, grazie al cielo. Ritorno. In me non c'è che la notte di questa separazione. In me la tua solitudine. Solitudine: pane di ricordi che non sazia. A Berlino, nella mia stanza d'albergo, brilla il sole. A Berlino c'è il bisbiglio inzuppato degli uccelli - stamattina è piovuto - e poi i tram, e il tempo. Non si decide a muoversi il tempo. È rigido, gelato. Si potrebbe appenderlo a un chiodo, il tempo. E tagliarlo col coltello. Sono in una prigione, col più spietato degli aguzzini : il tempo. A Berlino nella mia stanza è pieno di sole. E tra 4 giorni sarò all'aeroporto. Nell'azzurro.
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