Poesie preferite da Auri Pi

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Scritta da: Silvana Stremiz

Io ti amo

Io ti amo
e se non ti basta
ruberò le stelle al cielo
per farne ghirlanda
e il cielo vuoto
non si lamenterà di ciò che ha perso
che la tua bellezza sola
riempirà l'universo

Io ti amo
e se non ti basta
vuoterò il mare
e tutte le perle verrò a portare
davanti a te
e il mare non piangerà
di questo sgarbo
che onde a mille, e sirene
non hanno l'incanto
di un solo tuo sguardo

Io ti amo
e se non ti basta
solleverò i vulcani
e il loro fuoco metterò
nelle tue mani, e sarà ghiaccio
per il bruciare delle mie passioni

Io ti amo
e se non ti basta
anche le nuvole catturerò
e te le porterò domate
e su te piover dovranno
quando d'estate
per il caldo non dormi
E se non ti basta
perché il tempo si fermi
fermerò i pianeti in volo
e se non ti basta
vaffanculo.
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    Scritta da: Elisa Iacobellis

    Alla luna

    O graziosa luna, io mi rammento
    che, or volge l'anno, sovra questo colle
    io venia pien d'angoscia a rimirarti:
    e tu pendevi allor su questa selva
    siccome or fai, che tutta la rischiari.
    Ma nebuloso e tremulo dal pianto
    che mi sorgea sul ciglio, alle mie luci
    il tuo volto apparia, ché travagliosa
    era mia vita: ed è, né cangia stile,
    o mia diletta luna. E pur mi giova
    la ricordanza, e il noverar l'etate
    del mio dolore. Oh come grato occorre
    nel tempo giovanil, quando ancor lungo
    la speme e breve ha la memoria il corso,
    il rimembrar delle passate cose,
    ancor che triste, e che l'affanno duri!
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      Scritta da: Silvana Stremiz

      Il gioco degli dei

      Gli dei lanciano i dadi, ma non domandano se vogliamo partecipare al gioco.
      Non vogliono sapere se hai lasciato un uomo, una casa, un lavoro, una carriera, un sogno.
      Gli dei non badano al fatto che tu vuoi avere una vita in cui ogni cosa sia al proprio posto,
      in cui ogni desiderio si possa esaudire con il lavoro e la pertinacia.
      Gli dei non tengono conto dei nostri piani e delle nostre speranze.
      In qualche luogo dell'universo, loro lanciano i dadi e, casualmente, vieni scelto tu.
      Da quel momento in poi, vincere o perdere è solo questione di opportunità.
      Gli dei lanciano i dadi e liberano l'amore dalla sua gabbia.
      Questa forza può creare o distruggere, a seconda della direzione in cui soffiava il vento
      nel momento in cui si è liberata dalla prigione. L'amore può condurci all'inferno o in paradiso,
      comunque ci porta sempre in qualche luogo. É necessario accettarlo, perché esso
      è ciò che alimenta la nostra esistenza.
      Se non lo accettiamo, moriremo di fame pur vedendo i rami dell'albero della vita carichi di frutti:
      non avremo il coraggio di tendere la mano e di coglierli.
      É necessario ricercare l'amore la dove si trova, anche se ciò potrebbe significare ore,
      giorni, settimane di delusione e di tristezza. Perché nel momento in cui partiamo in cerca dell'amore,
      anche l'amore muove per venirci incontro. E ci salva. E nell'amore non esistono regole.
      Possiamo tentare di seguire dei manuali, di controllare il cuore, di avere una strategia di comportamento.
      Ma sono tutte cose insignificanti. Decide il cuore.
      E quando decide è ciò che conta.
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