Libero lo spirto aleggia della corporea catena privo simil a spettator nella loggia all'ignara mente epitaffio iscrivo. Scellerata fu la vita dall'altrui pensier giudicata che dell'idea sua non avean percetto pe la diversitade d'intelletto. L'amor gentil egli bramava la sorte pe deletto donna infida al fianco pose che nella mente e nel cor arida sentimento falso corrispose e nel sacro vincolo impalmava. Falcone schiavo in gabbia all'ordine suo confacea preda inerme della fobia dell'ubbia. L'essenza ribelle al fin premea dal giogo svelle e l'aurea di novello ardor rilucea. È di questa rimembranza alle generazioni future voglio lasciare affinché non abbiano a sopportare pena pe l'altrui ignoranza.
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