Libero professionista, nato martedì 16 maggio 1972 a Barcellona Pozzo di Gotto (ME) (Italia)
Biografia:
Antonino Gatto nasce a Barcellona Pozzo di Gotto (Messina) il 16 maggio 1972, figlio di un idraulico e di una cameriera. La sua non è un’infanzia protetta dalla cultura o dalla poesia, ma è proprio in questa assenza di radici artistiche che prende forma, silenziosa e ostinata, la voce di un autore autentico. Una voce che non si è mai definita poeta, ma che ha sempre vissuto la scrittura come necessità vitale, come fiammella interiore da proteggere anche nel buio più fitto.
A soli sei anni vive l’abbandono del padre, lasciando la madre sola con quattro figli. È qui che nasce quell’urgenza emotiva che ritroveremo nei suoi versi più struggenti: la ricerca di un legame invisibile, la nostalgia come forza creatrice, la mancanza che diventa parola. Non è un caso che in “L’orizzonte” si legga:
«Con la certezza che ancora mi parli / e mi riempi di emozioni.»
La poesia, per Antonino, è un modo di tenere in vita ciò che il tempo ha cercato di sottrarre.
Cresciuto troppo in fretta, autosufficiente a tredici anni, ha affrontato la vita con la dignità di chi non si arrende. Eppure, nonostante la durezza del cammino, ha saputo trasformare le ferite in sguardo poetico. Nei suoi testi ricorre spesso la figura del vento, del mare, della luce – elementi naturali che non sono semplici scenari, ma metafore di presenza, libertà, speranza e memoria.
Nel componimento “Il Mare”, ad esempio, la lontananza non è solo fisica, ma esistenziale:
«Affinché io possa trovare il coraggio di lasciarti, / senza soffrire la tua lontananza.»
Qui, il mare è un interlocutore silenzioso, una culla emotiva in cui lasciarsi andare, ma anche una soglia da attraversare per crescere.
È solo nel 2007 che Antonino inizia a pubblicare in rete i suoi primi scritti. Due anni dopo, nel dicembre 2009, alcune sue frasi raggiungono oltre due milioni di letture in pochi giorni, diffondendosi spontaneamente tra blog, forum e social. Questo successo improvviso, privo di strategie editoriali, è la prova di una voce che parla direttamente al cuore. Una voce che non impone, ma accarezza. Che non mostra, ma rivela.
La sua poesia è fatta di semplicità colta, di parole quotidiane che vibrano di emozione. Nei versi de “L’ultimo saluto”, l’autore consegna un messaggio di amore incondizionato e resistenza spirituale:
«Abbi cura del tuo sorriso / e non spegnerlo mai col pianto…»
La dolcezza si fa promessa eterna, e anche nella lontananza c’è ancora nutrimento.
Accanto alla scrittura, Antonino coltiva interessi e studi trasversali: dalla fisica allo studio dell’energia, dai campi magnetici alla tecnologia, dal marketing al volontariato. Tutto ciò che tocca la relazione tra l’uomo e l’universo lo affascina. Non a caso, è anche ideatore della Teoria della Dinamica Cosmica Ramificata a Spirale e Spiroidea dell’Universo, una sintesi tra scienza, spiritualità e consapevolezza.
Padre di tre figli, considera la famiglia la sua più grande opera. Ogni verso che scrive è anche per loro, per trasmettere una visione nuova del mondo, più umana, più giusta. I suoi progetti sociali ed editoriali sono rivolti a un pubblico globale: sogna di tradurre i suoi libri in almeno cinque lingue, affinché ogni cuore, in ogni parte del mondo, possa trovarvi un frammento di sé.
Le sue poesie, aforismi e pensieri sono visibili sul sito Pensieri e Parole:
www.pensieriparole.it/frasi/antonino-gatto
oppure cercando semplicemente “Antonino Gatto” online.
Invito alla lettura
Chi legge Antonino Gatto sente di non essere più solo.
I suoi testi sono ferite curate con le parole, abbracci scritti con l’inchiostro del tempo, preghiere laiche rivolte all’amore, alla memoria, alla speranza.
Un autore che non cerca la perfezione del verso, ma la verità dell’anima.
E la verità, quando è detta col cuore, resta.