Virtuale? Virtuale quello che provo? Virtuale quello che sento? I miei mal di pancia, le mie ansie, le mie paure, i tuoi sorrisi, i tuoi sguardi, le tue mani, la tua voce. Ho immaginato e ti sento talmente mio da sentire la tua pelle, da sentirne l'odore, nessuna esitazione... virtuale? No, di virtuale ci sono unicamente i venti pollici di questo monitor.
- vuoi ballare con me?
- ma non c'è musica!?
- non è quello che ti ho chiesto.
Io non sono come tu mi vuoi, perché se tu mi vuoi, non esiste un come.
Sei l'eterna condanna di un'innocente emozione.
Gli occhi sono lo specchio dell'anima, e nei miei è riflessa l'immagine di te.
Sei il lungo respiro di un'immensa emozione.
Sei l'eterna condanna di un'innocente emozione.
Ti amo perché rendi casa ogni luogo.
Di te mi manca tutto, e non mi basta niente.
Perché nell'assenza, la tua presenza è incontenibile.