Porcellane e dalle guance di Luna nemmeno un rossore diventi blu quando trattieni il fiato mia assassina così ti bacio in quella apnea che ti disgusta bruciandoti i polmoni non dicendo altro ai tuoi occhi che – ti amo
stringimi stringimi non lasciarmi andare tirami al chiodo di una tua parete sarò un quadro
aria frizzante di primavera mi fai svenire col tuo profumo di mille fiori ultraterrena la strada dell'amore oh vorrei mangiarti averti chiamarti baciarti sbatterti sopra un letto sfinirmi nel guardarti ma scelgo di onorarti col mio silenzio.
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