Dove troverete, ditemi, un amore simile al mio, un amore che né il tempo, né la lontananza, né la disperazione possono spegnere; un amore che si accontenta di un nastro smarrito, di uno sguardo perduto, di una parola sfuggita?
A volte è come se niente avesse più un senso, come se la vita ti voltasse le spalle, come se il mondo stesse per crollarti addosso, e allora ti senti incredibilmente solo, ma al pensiero di metter fine a tutto ti prende una gran paura, allora continui a sperare perché sai che almeno la speranza... quella non ti abbandonerà mai.
La meta è difficile da raggiungere, ma un sorso di fresca acqua dalla tua fonte, avvicinerebbe i miei passi ai tuoi e l'arrivo sarebbe un traguardo raggiunto insieme.
Voglio vederti, lo voglio e lo vorrò sempre, sei tutto per me. Senza te non potrò più volare, né restare a terra, respirando con il cuore ciò che la visione di un volo d'angelo provoca ai Nostri occhi... solo, sempre, insieme nel Nostro mondo.
Le mie parole non sarebbero tali se, a suscitarle non fosse una persona speciale come te. Hai il dono ti rendermi unico, hai il dono di farmi vivere con una speranza, hai il dono di farmi felice.
Le storie d'amore sono come i libri. Ci sono dei capitoli fantastici che rileggiamo un'infinità di volte, ci sono quelli tristi che ci fanno piangere, ma che sanno farci ridere quando tutto si risolve... e poi ci sono le pagine bianche che separano un capitolo dall'altro e che valgono molto più di tante altre parole.
"Chi sei?" domandò Daniel. "Mi chiamano pesce sole", rispose quello. "Che buffo nome", pensò Daniel. "Che cosa fai, pesce sole?" "La notte dormo e durante il giorno seguo il sole. Ho cercato di toccarlo per tutta la vita, però non ho avuto fortuna. Eppure so che un giorno ce la farò." "È questo il tuo sogno?" Domandò Daniel. "Si", rispose orgoglioso il pesce. "Ho sempre pensato a quanto deve essere caldo quel globo incandescente per mantenere in vita tutto il nostro mondo." "Non credo che riuscirai mai a toccarlo", replicò Daniel. "Sei nato per vivere nel mare e se cerchi di uscirne morirai di certo." "Ogni mattina", riprese l'altro, "il sole si leva all'orizzonte, senza badare a quel che faccio io. Sento il suo calore e questo risveglia il mio desiderio. Che cosa faresti se fossi in me? Abbandoneresti il tuo sogno per paura di morire o cercheresti almeno una volta di toccare il sole?" Daniel non poteva proprio dire una bugia a quella magnifica creatura. "Cercherei di toccare il sole", rispose. "Allora", continuò il pesce, "mi estinguerò nel tentativo di realizzare il mio proposito. In ogni caso è meglio che morire senza averci provato"...