Frasi preferite da Steeve

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Scritta da: if so girl 84
"Ma di' un po', come fai ad amare una tale marmaglia di uccelli che ha tentato addirittura d'ammazzarti?"
"Oh, Fletch, non è mica per questo che li ami! È chiaro che non ami la cattiveria e l'odio, questo no. Ma bisogna esercitarsi a discernere il vero gabbiano, a vedere la bontà che c'è in ognuno, e aiutarli a scoprirla da se stessi, in se stessi. È questo che intendo io per amore. E ci provi anche gusto, una volta afferrato lo spirito del gioco."
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    Scritta da: Marco Bertazzoli
    Stringiti a me, abbandonati a me, sicura. Io non ti mancherò e tu non mi mancherai. Troveremo, troveremo la verità segreta su cui il nostro amore potrà riposare per sempre, immutabile. Non ti chiudere a me, non soffrire sola, non nascondermi il tuo tormento! Parlami, quando il cuore ti si gonfia di pena. Lasciami sperare che io potrei consolarti. Nulla sia taciuto fra noi e nulla sia celato. Oso ricordarti un patto che tu medesima hai posto. Parlami e ti risponderò sempre senza mentire. Lascia che io ti aiuti, poiché da te mi viene tanto bene!
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      Scritta da: R. Parisi
      Un uomo, il suo cavallo ed il suo cane camminavano lungo una strada.
      Mentre passavano vicino ad un albero gigantesco, un fulmine li colpì, uccidendoli all'istante.
      Ma il viandante non si accorse di aver lasciato questo mondo e continuò a camminare, accompagnato dai suoi animali. A volte, i morti impiegano qualche tempo per rendersi conto della loro nuova condizione...
      Il cammino era molto lungo; dovevano salire una collina, il sole picchiava forte ed erano sudati e assetati. A una curva della strada, videro un portone magnifico, di marmo, che conduceva a una piazza pavimentata con blocchi d'oro, al centro della quale s'innalzava una fontana da cui sgorgava dell'acqua cristallina.
      Il viandante si rivolse all'uomo che sorvegliava l'entrata.
      "Buongiorno"
      "Buongiorno" rispose il guardiano.
      "Che luogo è mai questo, tanto bello? "
      "È il cielo"
      "Che bello essere arrivati in cielo, abbiamo tanta sete! "
      "Puoi entrare e bere a volontà".
      Il guardiano indicò la fontana.
      "Anche il mio cavallo ed il mio cane hanno sete"
      "Mi dispiace molto", disse il guardiano, "ma qui non è permesso l'entrata agli animali".
      L'uomo fu molto deluso: la sua sete era grande, ma non avrebbe mai bevuto da solo.
      Ringraziò il guardiano e proseguì.
      Dopo avere camminato a lungo su per la collina, il viandante e gli animali giunsero in un luogo il cui ingresso era costituito da una vecchia porta, che si apriva su un sentiero di terra battuta, fiancheggiato da alberi.
      All'ombra di uno di essi era sdraiato un uomo che portava un cappello; probabilmente era addormentato.
      "Buongiorno" disse il viandante.
      L'uomo fece un cenno con il capo.
      "Io, il mio cavallo ed il mio cane abbiamo molta sete".
      "C'è una fonte fra quei massi", disse l'uomo, indicando il luogo, e aggiunse: "Potete bere a volontà". L'uomo, il cavallo ed il cane si avvicinarono alla fonte e si dissetarono.
      Il viandante andò a ringraziare.
      "Tornate quando volete", rispose l'uomo.
      "A proposito, come si chiama questo posto? "
      "Cielo"
      "Cielo? Ma il guardiano del portone di marmo ha detto che il cielo era quello là! "
      "Quello non è il cielo, è l'inferno".
      Il viandante rimase perplesso.
      "Dovreste proibire loro di utilizzare il vostro nome! Di certo, questa falsa informazione causa grandi confusioni! "
      "Assolutamente no. In realtà, ci fanno un grande favore. Perché là si fermano tutti quelli che non esitano ad abbandonare i loro migliori amici... "
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        Scritta da: Marianna Mansueto
        "Perché" disse nella lingua sonora delle figlie di Sparta e d'Atene "perché mi fai chiedere il permesso di entrare da me? Non sei tu il mio padrone? Non sono io la tua schiava?" Montecristo sorrise a sua volta: "Haydèe" disse, "non sapete?..." "Perché non dai del tu come sempre?" Interruppe la giovane greca. "Ho dunque commesso qualche mancanza? In questo caso bisogna punirmi, ma non darmi del voi" "Haydèe" disse il conte, "tu sai che siamo in Francia, e che per conseguenza sei libera." "Libera di far che?" Domandò la giovane. "Libera di lasciarmi." "Lasciarti!... e perché lo farei?" "Che so io?... Vedremo gente..." "Non voglio vedere alcuno." "E se in mezzo ai bei giovani che incontrerai, qualcuno ti piacesse, io non sarò tanto ingiusto..." "Non vidi mai uomo più bello di te, e non amai che mio padre e te"
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          Scritta da: Giorgia Gozzi
          Recuperare la verità storica dei fatti è impossibile. Non solo perché la memoria di ogni uomo ha diversa estensione, ma perché ciò che attrae l'attenzione di uno sfugge a quella dell'altro. Anche ammettendo la buona fede di ognuno, ciascuno ricorda quanto ha attratto l'attenzione, non ciò che è passato realmente sotto il suo sguardo.
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            Scritta da: Marianna Mansueto
            Eppure, quando se l'era vista davanti vestita solo di un lino finissimo e trasparente, i capelli acconciati alla maniera egiziana, gli occhi lucenti segnati di nero, le ciglia incredibilmente lunghe, il seno prepotente, tutto era svanito, le armate che lo cingevano d'assedio, la testa mozza di Pompeo, le subdole manovre di quei piccoli greci intriganti. Solo lei era rimasta, superba e tenera.
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