Sei scoppiata a piangere. Sei corsa ad abbracciarmi. Forse è stato solo merito della paura, ma hai ripreso ad aver bisogno di me. Mi hai permesso di rientrare. Era quello che mi serviva per prendere il coraggio necessario per dartene. Non ti sarebbe successo niente, piccola. Potevi fidarti di me ora che avevi ripreso a farlo.
Ti sto dando la mia vita, la mia patente, le mie vecchie pagelle, perché mi assomigli più di quanto io non ricordi di essermi assomigliata. Perché sono stufa di odiarmi e di compiacermi e di raccontarmi vecchie storie che non sono mai state vere. Sono stufa di essere sempre io, io, io per prima.
La Gioconda di Leonardo non è altro che un migliaio di migliaia di tocchi di colore. Il David di Michelangelo non è altro che un milione di colpi di scalpello. Noi tutti siamo un milione di pezzetti assemblati nel modo giusto.
Ti lasciavi andare. Ti consegnavi a un destino che nessuno ti aveva confermato. E lo facevi da sola. Come non volessi ricordare che, qualunque fosse stato il cammino, qualunque la meta, io ci dovevo essere.