Scritta da: Lucia Pizzi
Sono talmente abituata agli addii delle persone che rimarrei scioccata se per una volta mi dicessero "io resto con te"
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Sono talmente abituata agli addii delle persone che rimarrei scioccata se per una volta mi dicessero "io resto con te"
Continuare così è inutile, è stata bella finché è durata, ma questa non è più una storia. Questo è farsi male ed io non sono in grado di sopportarlo.
Se avessi saputo che sarebbe stata l'ultima volta avrei fatto sì che lo fosse stata la precedente, o magari la prima, o forse non avrei neanche iniziato.
E dove era l'ultima virgola, adesso spero di aver messo un punto.
E ho imparato troppo spesso a mie spese che se le cose vanno bene, vanno bene da subito. Non ho più tempo e voglia di rincorrere le persone o elemosinare attenzioni.
Quando lasci scadere lo yogurt in frigo questo diventa parecchio acido, e non basta di certo aggiungere lo zucchero per addolcirlo. La stessa cosa accade con le persone, se non te ne prendi cura cambieranno, e non basterà un po' di dolcezza per farle tornare quelle di una volta.
È vero che gettarsi alle spalle una storia di una vita è difficile. Ma è altrettanto vero che rinunciare a una vita per una storia è assurdo.
È ormai molto tempo che in silenzio ci siamo detti le parole d'un addio, quelle parole che a voce non riusciamo a pronunciare, ma che riecheggiano nella testa e nel cuore.
Poi ti accorgi che, per chi per te è veramente importante, certi comportamenti, certe situazioni sono "normali", ha dimenticato tutto, passato oltre, e la tua sensibilità non conta.
Ma c'è una cosa che non hai capito: con te ero forte, e le mie paure scomparivano sguardo dopo sguardo. Sarebbe stato diverso tra le tue mani. Sarei stata una bambina, si, ma con l'uomo più forte del mondo.