Barzellette


Scritta da: Paolo Broni
in Umorismo (Barzellette)
Un bambino e una bambina stanno discutendo su quale sesso sia il migliore. Alla fine il maschietto tira giù i pantaloncini e dice "Io qui ho una cosa che tu non avrai mai!"
La bambina ci rimane male perché ovviamente ha ragione e scappa a casa piangendo. Dopo un po' torna fuori, tutta sorridente, si tira giù le mutandine e dice "La mia mamma dice che con questa ne posso avere quanti ne voglio!"
Composta giovedì 9 aprile 2015
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    Scritta da: Paolo Broni
    in Umorismo (Barzellette)
    Un bambino chiede al padre "Come è nato l'uomo?"
    Il padre risponde "c'erano Adamo ed Eva che hanno avuto dei figli. I loro figli sono cresciuti e hanno avuto altri figli, e così via, fino a che siamo nati noi."
    La madre "Non raccontare stupidaggini! Eravamo scimmie che si sono evolute e siamo diventati uomini!"
    Il figlio: "Babbo, mi hai mentito!"
    Il padre: "No, tua mamma stava parlando del suo lato della famiglia!"
    Composta giovedì 9 aprile 2015
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      Scritta da: Paolo Broni
      in Umorismo (Barzellette)
      Una famiglia a tavola. Il figlio chiede al padre "Papà, quanti tipi di tette ci sono?" Il padre, sorpreso, risponde "Beh, una donna passa tre fasi. Quando ha venti anni le sue tette sono come meloni: rotonde e dure. Quando ne ha trenta o quaranta sono come pere, un po' pendenti ma ancora belle. Quando ha passato i cinquanta sono come cipolle." "Perché come cipolle?" "Perché quando le vedi ti viene da piangere."
      La madre e la figlia sono infuriate. La figlia allora chiede: "Mamma, quanti tipi di cazzo ci sono?" E la madre risponde: "Anche gli uomini passano tre fasi. Quando hanno venti anni il loro cazzo è come una quercia: robusto e bello rigido. Quando ne hanno trenta o quaranta diventa come un salice, flessibile ma ancora affidabile. Quando passano i cinquanta diventa come un albero di Natale." "Perché un albero di Natale?" "Perché è secco dalla radice in su e le palle servono solo come decorazione."
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        Scritta da: Paolo Broni
        in Umorismo (Barzellette)
        C'è una drogheria di quelle all'antica, con tanti scaffali di legno e sull'ultimo scaffale in alto c'è un grosso vaso di vetro pieno di mentine.
        Un giorno entra un bambino: "Vorrei dieci centesimi di mentine."
        Il droghiere va nel retrobottega, prende la scala, sale all'ultimo ripiano, porta giù il vasone, pesa le mentine, il bambino paga ed esce, il droghiere riporta il vasone sull'ultimo ripiano, riporta la scala nel retrobottega e torna al bancone.
        Entra un altro bambino: "Mi può dare 10 centesimi di mentine per favore?"
        "Certo, bimbo." Dice il droghiere, poi va nel retrobottega, prende la scala, sale all'ultimo ripiano, porta giù il vasone, pesa le mentine, il bambino paga ed esce, il droghiere riporta il vasone sull'ultimo ripiano, riporta la scala nel retrobottega e torna al bancone.
        Entra un terzo bambino: "Vorrei 10 centesimi di mentine."
        Il droghiere, che già gli fumano, va nel retrobottega, prende la scala, sale all'ultimo ripiano, porta giù il vasone, pesa le mentine, il bambino paga ed esce. Mentre sta per riportare il vasone sull'ultimo ripiano il droghiere vede che alla porta c'è un altro bambino che aspetta fuori. Allora lo chiama: "Bambino! Bambino! Sì, proprio tu! Non è che, per caso, vuoi anche tu 10 centesimi di mentine, vero?"
        "No, signore" risponde il bambino.
        Allora il droghiere riporta il vasone sull'ultimo ripiano, riporta la scala nel retrobottega, torna al bancone e chiede "Allora, cosa vuoi?" "20 centesimi di mentine!"
        Composta giovedì 9 aprile 2015
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