Dalla realtà... alla poesia

...essere uomini interiori!
Oh! Che parolone. Sì, le parole sono grosse, ci fanno persino senso. Ma poi, in pratica, è molto semplice. Basti dire che il tipo ideale è il bambino evangelico, il povero evangelico, con il suo carico di semplicità, di umiltà, di fiducia, di candore, di devozione, di amabilità, di insicurezza, di umiltà.

Allora dicci quello che vuoi. Come posso spiegarvi? Voglio vivere come i passeri del cielo, voglio respirare la libertà e l'aria che loro respirano. Il resto non mi serve, capite? Non so che farmene, fratelli. Ma se lo scopo della vita è ridotto a questo ingranaggio folle, che umilia le nostre esistenze, non è per me. Ci deve essere qualcosa di meglio, cerchiamolo insieme. L'uomo ha uno spirito, che è il suo tesoro.
È questo che noi dobbiamo recuperare, questo tesoro. Dobbiamo trovare la gioia. Vivere liberi nei campi, correre sui colli, arrampicarci sugli alberi, tuffarci nei fiumi. Dobbiamo sentire il calore della terra nuda sotto i nostri piedi, senza scarpe, senza possedere nulla, senza umiliare il nostro prossimo costringendolo a servirci. Voglio essere povero, sì, povero.

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Tu, di solito, in che mondo vivi?
Il mondo che tu abiti è fatto di che cosa?
Cosa trovi nel tuo ... [segue »]

Anonimo