Scritto da: Alessandro Lemucchi

Ritorno alle origini

Capitolo: 1° capitolo.

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...per qualche giorno, filava tutto liscio. Arrivava, poi, quella che io avevo definito scherzosamente "la sera dell'abbandono". Approfittando del mio mestiere di gigolò, mi facevo sorprendere a letto con una cliente. Ed il gioco era fatto: avevo riconquistato la mia libertà. La poveretta ne usciva distrutta. Nei suoi occhi ravvisavo odio profondo, disprezzo e delusione. Chissà se si sarebbe fidata di nuovo degli uomini! La cosa mi era totalmente indifferente. Ormai, con tutto quel sesso promiscuo, avevo perso buona parte di quell'anima che, nel vero sentimento d'amore, trova la sua ragion d'essere. Prevaleva il mio lato narcisista: era lui a comandare le mie azioni. Una forza oscura, inquietante e sinistra, guidava i miei istinti. Ero stretto ormai in una morsa, nella spasmodica ricerca del successo cui anelavo.
Eppure, anche la mia professione ufficiale era gratificante, non posso negarlo, ma non mi dava in nessun modo, la possibilità di sostenere il tenore di vita cui ormai mi ero abituato. Osservare vecchi casali, e studiarne i prospetti per inventare soluzioni finalizzate al ripristino dell'antico splendore, mi rendeva euforico. E fu proprio allora, in una tiepida mattina di primavera, rinchiuso nel Catasto di Lucca, senza nessuna voglia di lavorare perché sommerso da una valanga di polverose planimetrie, che di fatto ebbe inizio questa storia.
Composto sabato 2 aprile 2016

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    Scritto da: Alessandro Lemucchi
    Dedica:
    In una calda serata di agosto, sulle ali di uno zefiro, come una carezza è arrivato il mio amore. La mia musa. Grazie, Maria, per aver portato nuova linfa alla mia fantasia.

    Dedicata all'amore della mia vita.

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