Scritto da: Stefania Meneghella

La creazione


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...mai visto, ma tutti l'avevano sentito. Nessuno lo conosceva, ma tutti sapevano chi era. Era un posto alquanto misterioso, il suo. Era come se si trovasse dietro una barriera, un confine, una colonna d'Ercole. Dio era l'essere supremo, il simbolo della bontà e della generosità, il valore spirituale. E il suo habitat non era chiamato mondo, bensì paradiso.
Tuttavia, Dio era simile a noi. Possedeva occhi, orecchie e la parola, il dono più prezioso. Con esso, comunicava e manifestava le sue intenzioni. Al di sotto di lui, il niente non esisteva. Vi erano, infatti, nove cieli differenti, ognuno con degli individui differenti. E dall'alto, lui governava su qualsiasi cosa. Aveva questo potere... essere al di sopra di tutto. Il panorama era ben fatto, nessuno si comportava male, nessuno era infelice e non c'erano mica lotte e guerre all'epoca. Dio era orgoglioso del suo "mondo" e si sentiva pienamente soddisfatto.
Tra i suoi "dipendenti" ce n'era in particolare uno. All'infuori di Dio, era l'essere più elevato di tutto il Paradiso, la creatura più grandiosa che il Signore avesse mai creato, una figura celestiale che, essendo portatore di Luce, fu denominato lucifero. Il suo posto era il giardino di Dio, la sua ... [segue »]
Composto sabato 25 giugno 2011

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