Strano


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...non sento. Il mio sguardo corre alla culla in cui Erica sta aprendo ora gli occhi, disturbata dalla luce e dal rumore. Sono confuso, spaventato... il dolore... il sangue... quel verso agghiacciante...
Vado in bagno ad occuparmi della ferita, Cinzia mi segue, ma è costretta a tornare in camera perché la bimba ha iniziato a piangere.
Osservo i due graffi, niente di grave ora che li ho puliti, certo continuano a farmi un gran male...
Cinzia entra in bagno con Erica in braccio, mi mostra dove tiene il disinfettante e mi da delle garze, poi mi dice qualcosa e va in cucina. Fasciandomi il braccio ripenso a quanto sono assurdi i pensieri che ho in testa, probabilmente ho sognato tutto. È sicuramente quello che penserebbe una persona di buon senso se glielo raccontassi.
E se fosse stato mescal a graffiarmi... probabilmente quando l'ho urtato per accendere la luce...
Può darsi, ma allora significa che tutto il resto l'ho immaginato?? Non è possibile...

Finisco di medicarmi, si trattava solo di due graffietti, mi sono fatto sconvolgere dalla situazione ma alla fine si trattava solo di due graffietti... è stato come vivere un incubo... e forse è stato davvero così... ora devo ... [segue »]

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    Riferimento:
    Riflessione derivata da un'esperienza personale, sulla difficoltà di realizzare l'ostinato desiderio di vivere l'amore sempre come una fiaba anche quando non è possibile.

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    Mi è piaciuto molto. Cinematografico, fluido e molto piacevole. Complimenti!
    1
    postato da , il
    bravo!Un bel racconto con un pizzico di suspance!

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