Scritto da: Luca Altomare

La folla, i folli e pilato le mani si lavò


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...devoti. Nel 1815, il generale Vandamme, un triviale rivoluzionario anche più brutale e più energico di Augereau, un giorno che salivano assieme lo scalone delle Tuileries, diceva di lui al Maresciallo d'Ornano," Caro mio, questo diavolo d'uomo esercita su di me un fascino di cui non posso rendermi conto. Io che non temo né Dio né il diavolo, quando lo avvicino, son lì lì per tremare come un fanciullo: per lui passerei per la cruna di un ago e mi getterei nel fuoco. ". Napoleone esercitò lo stesso fascino su tutti quelli che lo avvicinarono. La folla è sempre dominata dall'incosciente. Scomparsa della vita cerebrale e predominio della vita nervosa. Abbassamento dell'intelligenza e trasformazione completa dei sentimenti. I sentimenti trasformati possono essere migliori o peggiori di quelli degli individui di cui la folla è composta. La folla è facilmente eroica quanto criminale. Quando leggo Le Bon, penso al comunismo, al nazismo, al fascismo... Alle tante tragedie nascoste, alle grandi guerre e alle follie dei dittatori che divennero perfino cannibali. E di tutti coloro che ancora in epoca moderna, armano le mani di povera gente, convinta che perfino il vicino di casa, il proprio fratello, sia un nemico. Un pericoloso nemico da abbattere. Quando leggo Le Bon, mi viene da pensare alle greggi che si formano ancora oggi nel mondo! Nel nostro mondo.

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