Scritto da: pardini
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...giorno prima, per conoscerci meglio, avevamo pensato di stilare una lista delle cose che desideravamo in quel momento o in futuro: io ci misi due giorni per pensarci, e forse erano cose che neanche desideravo davvero.
Così iniziò la mia storia con lei. I suoi capelli erano bellissimi, castani, lunghissimi, ed erano mossi. Più il tempo passava e più me ne innamoravo, i miei sedici anni erano incerti, difficili, irrequieti. Non era facile, lei era già donna, una donna rapida, che voleva inseguire la vita e aveva, forse, l'ambizione di superarla.
Io invece tentavo di capirla, la vita, soffrivo quando non rispondevo ai perché e non avevo l'ambizione di superarla, io avrei voluto, semmai, capirne il tragitto.
Così, velocemente, intanto che io m'interessavo a lei, sembrava calare il suo interesse per me e, ogni giorno, aumentava questo dislivello affettivo.
Lei era troppo veloce rispetto ai miei tempi, e i nostri caratteri troppo diversi, soprattutto il mio: troppo nuovo, ancora da modellare.
Finimmo in pochi mesi noi due, e forse è stato meglio così, finire velocemente come un lampo nel cielo.
Ancora oggi la ricordo: ricordo le sue mani, il suo sorriso, le nostre frequentissime liti, la prima volta che le ... [segue »]

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