...le tanagliavano la mente, e all'improvviso si rese conto che nella sua visione l'Ivonne del passato non aveva al collo il ciondolo, e che con molta probabilità anche Carlo Ardenzi aveva notato che il ciondolo non c'era, Ivonne pensò che in quel ciondolo c'era qualcosa di strano, si concentrò e capì che non era un pendente normale, ma che in realtà era un anello e che v'era inciso qualcosa, ma che il pittore non era riuscito a farlo leggibile, quando lo disse al fratello, Alessio sbuffò dicendo:
"Uffa, risolviamo un enigma, e subito ne troviamo un altro, dove pensi che sia finito quell'anello?".
"E chi lo sa, come hai detto tu, risolviamo un enigma e subito ne troviamo un altro".
"Già, andiamo a dormire, forse ci verrà qualche idea".
Ivonne seguì il fratello su per lo scalone e in fine raggiunse la sua camera e andò a dormire. Durante la notte sogno d'essere di nuovo sulla carrozza, era seduta su uno dei comodi sedili e fra le mani aveva un piccolo scrigno, apparentemente sembrava senza apertura, ma la giovane appoggiò un dito sulla figura del leone e un dito su uno degli angeli e premette contemporaneamente, si sentì un clic e ... [segue »]