Scritto da: Cleonice Parisi

Il Castello - La favola che giustifica il Fardello


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...faccio è pesante il fardello, questa esistenza più non voglio, tutto mollo."
La Vita guardò tristemente il Castello le cui luci era tutte spente, la musica era ormai un ricordo:
"Castello quanto eri bello quando la responsabilità credevi condivisa, quante risa si ascoltavano dalle tue stanze, i momenti incerti non ti son mancati ma li hai sempre superati, Castello quanto eri bello quando nell'illusione credevi di poggiar il fardello sulle spalle del fratello, oggi che invece sai, a vivere non ce la fai!"
Il Castello accese la luce di una stanza e la Vita capì che c'era ancora speranza.
"Vita ormai per me è finita, non ce la faccio da sola a portare una tale responsabilità, mi ha fatto solo male la verità.
La Vita chiama ogni cosa per nome, il tuo nome è Castello, a gridartelo da sempre è il tuo Fardello!"
Il Castello era rassegnato, doveva scegliere tra la morte e il peso della responsabilità, allungò le lunghe braccia verso la Vita dicendo:
"Sono pronta dammi il mio Fardello, io oggi so di essere un Castello."
E la Vita nel sorriso depositò tra le braccia del Castello un fagotto pesante, il Castello fu sorpreso nell'aprire il Fardello.
"Vita ma è un bambinello,... [segue »]

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